Lo sapete che Berlusconi ha una societa' che si chiama Idra il cui compito e' gestire le sue residenze?
Certo, se confrontiamo con i padri della nostra democrazia c'e' da ridere, o da piangere, fate voi. De Gasperi ad esempio e' stato sempre in affitto e la casa che aveva gli era stata regalata dal popolo italiano!
giovedì 31 luglio 2008
I nostri avi
Etichette: arcore, de gasperi, ville
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Vacanze
Prima di partire per le nostre "dovute" vacanze, termine astratto coniato dal potere del mercato con tutte le sue agenzie viaggi, vorremmo far volare il nostro pensiero altrove.
Non siamo preoccupati come alcuni a quei poveri italiani che non potranno andare in "vacanza" e che resteranno appicicati alle loro playstation e tv e computers per tutta l'estate, oziando e generando vizi.
Il nostro pensiero va a quegli uomini che varcano il mare, affrontando la morte per naufragio, come se la vita fosse ormai giunta al limite della sopportazione, come se la fuga fosse rimasta l'unica occasione per sentirsi un po' vivi e sperare.
Il nostro pensiero va a loro, che,dopo dissenterie e lacrime versate sul nostro vecchio mare, arrivano nel nostro Paese, dove, mentre loro affogano, i politici, da una parte, gli italiani dall'altra, se la godono dopo tutto. Oppure, sono li' a fabbricare i nuovi muri di separazione, visto che per quelli di cemento la finanziaria non ha stanziato ancora fondi.
Il nostro pensiero va ai morti ammazzati in Iraq (54 solo ieri), vittime di non si sa cosa, forse del destino impostogli dallo straniero che per fare la pace fa il deserto.
Il nostro pensiero va ai Palestinesi ammazzati (oggi un bambino di 9 anni), che per protestare usano le pietre, e in cambio arrivano pallottole. Come per dire, che gli umiliati e offesi non hanno nemmeno il diritto di gridare.
Il nostro pensiero va ai morti ammazzati in Afghanistan, vittime di un nemico senza bandiera, compatriota e straniero. Il primo forse vigliaccco, il secondo lo stesso ma che per prendere una mosca usa il cannone.
Il nostro pensiero va a tutti i giovani italiani, ipnotizzati dal nulla mediatico, allevati sotto i raggi alfa delle tv berlusconiane e il disinteresse di chi forse era troppo occupato a pensare allo stipendio di fine mese.
Etichette: immigrati, italia, vacanza
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martedì 29 luglio 2008
Raccolta fondi
Il nostro premier, simbolo indiscusso di poverta' e umilta', ha reso noto che dopo 10 anni di persecuzione giudiziaria avrebbe interesse a sapere chi lo risarcira' delle spese.
Non sapendo se piangere o ridere a questa affermazione, fatta da uno che in pubblico di fronte ai magistrati disse di non aver bisogno di mazzette perche' nelle sue casse c'erano svariati milioni di euro in cash, il nostro pensiero va a tutti gli italiano che guadagnano 1000 euro al mese. Se potete mandate un'offerta al nostra amatissimo capo di governo. Solo euro, mi raccomando.
Etichette: giustizia, risarcimenti
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lunedì 28 luglio 2008
Volare
Il guaio piu' grosso che poteva capitare all'Italia e' avere voluto a tutti i costi i voti della Lega. Berlusconi e' proprio un vero uomo d'affari.
I suoi affari non vanno piu' in la' del suo ego. Se lo scopo era il potere a tutti i costi ci e' riuscito, anche se adesso ci ritroviamo con personaggi come Borghezio seduti addirittura al parlamento europeo. Questi leghisti nati quasi ai margini del serio dialogo politico, sostenitori fanatici di una Padania a lor dire succube di schiavitu' paragonabili a quelle di William Wallace, amanti del vaniloquio e soprattutto della parola abusatissima di liberta'. Parlano di liberta', quando la negano agli altri. Esempio, se Borghezio e Calderoli si possono permettere di schiaffeggiare l'Islam o i ragazzini extracomunitari, come se tutto fosse uno show, se la prendono poi se Ryanair mette la foto del loro "martire" sul sito della compagnia aerea. Unico sgarro da parte loro, l'aver usato l'immagine di Bossi per far pubblicita' alla compagnia. D'altra parte, non e' che nell'avviso pubblicitario si dicessero menzogne: il governo italiano sostiene Alitalia e se ne frega dei passeggeri. Prima delle elezioni, Alitalia era dichiarata fallita. Ma all'improvviso sono spuntati 300 milioni di euro di prestito ponte. Mah.
Con i leghisti non si puo' ragionare. E' la stessa cosa che si diceva con i fascisti.
Odiano il diverso, osannano e confondono la gente con un'immagine distorta della loro stessa terra. Vorrei davvero dare alla Padania tutta questa osannata autonomia. Vorrei davvero svuotare la Padania di tutti gli extracomunitari o gente del sud che lavoro sodo in Padania e vedremo come la Padania va avantil.
Berlusconi non si esprime piu' di tanto su questi personaggi. Addiritttura, ha detto che Bossi e' un uomo pieno di razocinio.Strano, nell'ultimo comizio, Bossi ha detto che Pirandello e Verga non valgono un'acca e che bisognerebbe studiare solo Cattaneo, ovviamente impartiro da insegnanti del nord.
Etichette: alitalia, berlusconi, bossi, padania, razzismo, ryanair
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domenica 27 luglio 2008
Circolo vizioso
Se Frattini la smettesse di appoggiare la NATO che sgancia bombe in Afghanistan su gente inerme, forse si ridurrebbe di qualche percento la massa ENORME di clandestini che tanto spaventa l'Italia.
Se non cadessero piu' bombe poco intelligenti su campi, case e gente, forse si avrebbe il tempo di pensare a qualcosa da fare per sopravvivere. Invece, le alleanze devono rispettarsi, gli accordi pure, le strette di mano si continuano a fare e le bombe continuano a cadere. Ergo, si continua a fuggire, piu' che a emigrare.
La scena che abbiamo davanti in questi faticosi anni di faticoso cammino verso una vera multiculturalità è la seguente: gli Stati ricchi costringono i Poveri a fuggire dai loro paesi, e a dirigersi verso le loro città dove, impugnando il diritto, vengono classificati come clandestini e quindi come criminali e rispediti nei luoghi dove vengono affamati e bombardati (da noi).
Vi sembra così una cosa umana questa?
Etichette: bombe, clandestini, frattini
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Aiuto!
Lo stato d'emergenza si applica di solito in casi di calamità naturali, disastri, alluvioni o roba del genere. E in generale è un provvedimento localizzato alle zone interessate.
Sarebbe improponibile dichiarare emergenza nazionale un'emergenza che si verifica solo a Palermo, vi pare?
Invece, il nostro governo, ormai maestro nelle operazioni lampo, ha esteso l'emergenza clandestini a tutta l'Italia, esasperando una paura indotta e infruttuosa del povero cristo che ha l'unica colpa di essere un povero cristo e per lo piu' "non italiano".
Le motivazioni di questi provvedimenti-lampo, come gli ormai emblematici provvedimenti delle impronte ai bambini rom, sono sempre per professata virtu': i clandestini sono raddoppiati, ci dobbiamo preparare a contrastarli e a meglio curarli. Due termini contraddittori, contrastare e curarli. Cosa intende Maroni non si sa.
Se fossi io ministro e se avessi davvero a cuore il mio Paese e la salute di questi sciagurati che non hanno niente da perdere, visto che lì dove sono hanno già perso tutto e forse a causa nostra, cosa farei? Mi preoccupereri innanzitutto di sapere da dove vengono questi sciagurati; mi preoccuperei di andare a conoscere i luoghi e gli ambienti da dove vengono questi poveracci; promuoverei associazioni, organismi di esperti, ONG per aiutarli lì dove sono. Chi se non un minsitro può fare cose simili? Ma il nostro governo, preoccupato tanto della sicurezza, ha tagliato anche i fondi alle ONG, figuriamoci se il mio discorso vale un'acca...!
Etichette: clandestini, emergenza, maroni
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mercoledì 23 luglio 2008
Un regno diviso
Il governo Berlusconi ha tutte le caratteristiche del divide et impera.
Lui e' riuscito a mettere insieme i piu' disparati personaggi politici, come
Bossi e Gasparri e Fini. Tutti dicono cose che si contraddicono tra di loro, e che si
contraddicono con quello che dice il premier.
Ad esempio, Gasparri ha detto che la magistratura e' una cloaca. Berlusconi, dopo piazza Navona,
ha detto che il dialogo con l'opposizione si fa se c'e' un minimo di rispetto dell'interlocutore.
Ora che Berlusca e' libero "dai magistrati", potrebbe passare le mattina a istituire una comune parlata. Ma credo che l'abbia gia' fatto dicendo "dovete parlare come parlo io!". E i risultati si vedono.
Etichette: cloaca, gasparri, magistratura, rai, tv
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Derive
Se volontariamente appicchiamo il fuoco con l'esplosivo, come potremo mai essere capaci di spegnerlo dopo?
Cosi', si susseguono atti di violenza mirati ai rom, senza motivazioni particolari. Spesso, commessi da giovani, i piu' soggetti alla deriva culturale del Paese.
Il sindaco Alemanno, da bravo berlusconiano, condanna i colpevoli. Cosa mai poteva dire?
"Ci scusiamo perche' la prima colpa di tutta questa situazione e' la nostra che abbiamo iniziato una caccia alla streghe contro i rom"?
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martedì 22 luglio 2008
Dopo cena
Ho avuto il piacere di parlare con qualcuno di voi "destroidi".
La discussione è stata lunga. E ho cercato di trarre delle conclusioni.
Mi si diceva che "questo governo è rapido". Ha eliminato molte tasse inutili che il governo
Prodi, con il fine di combattere l'evasione, si era arrivati a imporre la mediazione delle
banche anche per transazioni semplici come la fattura del dentista o il pagamento delle bollette.
Molte altre tasse tolte: tasse sugli affitti, prima casa, e altre cose tecniche.
Al mio interlocutore faccio notare che, anche se la riduzione delle tasse è oggettivamente
un punto a favore rispetto al governo precedente che non aveva un'ossatura propria, ci sono tante altre mosse, molto piu' pesanti che discreditano questo governo.
La stessa rapidità con cui hanno tolto quelle tasse l'applicano a leggi importanti, come l'immunità parlamentare, il reato di clandestinità, le impronte ai rom, i tagli alla polizia, la distruzione delle scuole di specializzazione,eccetera.
"Vabbe', loro sparano grosso ma poi si calmano" mi risponde.
"No, no, altro che calmarsi, lo stanno già facendo" faccio notare.
Mentre chiudevo la conversazione amichevolemnte, ho pensato che è proprio questo il 4 potere.
Dare al popolo quell'osso con cui può leccarsi i baffi, e tenerlo lontano dallo schierarsi contro, dal preoccuparsi troppo.
"Sto bene io, stanno bene tutti", questo è l'andante dell'italiano medio. E non fa stupore il fatto che due innocenti bambine rom siano annegate a Napoli, mentre i bagnanti hanno continuato a prendere il sole. E' questo l'effetto collaterale di un Paese o di un mondo basato sull'edonismo e la sicurezza economica. Sono lontani i tempi in cui ci si doveva sporcare le mani per ricostruire un Paese distrutto dalla guerra. La gente aveva sofferto per un ideale, fino alla fine.
Ma oggi, ci ritroviamo con l'indifferenza indolore. Niente diventa oggetto di attenzione (personale), se non quella sensazione di falso protagonismo che consiste nel leggere l'ultimo pettegolezzo sulla star che posa nuda sulla spiaggia x. E quello diventa argomento dibattito con chi si incontra. Chiuso il cervello. Il cuore. Altre cose vanno coltivate nel privato. Con gli altri, parliamo di altre cose. Parliamo di sesso, macchine e motori. Prendiamo il sole e divertiamoci.
Una cosa però devo dire a favore del mio interlocutore: mentre i governi sinistroidi erano sinistri, cioè non si sapeva cosa facevano, i governi berlusconiani sono chiari. Possiamo chiaramente vedere cosa fanno. Ma se due sentieri, uno asfaltato e uno no, portano tutti e due al precipizio, dovremmo dire che il sentiero asfaltato e' migliore dell'altro?
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Presto e bene
L'antico andante "presto e bene" si addice di solito ai geni. Ad esempio Mozart, che
non usava nemmeno le bozze. Ma, stando alle statistiche, di geni ne nascono pochi.
Inoltre, in politica, laddove si governa, la genialità consisterebbe nella capacità critica nell'uso del potere.
Invece, il nostro governo fa presto credendo di fare bene.
Certo, ci sono alcuni aspetti positivi, come i rifiuti a Napoli che della rapidità del governo hanno giovato. Sembrava un problema così difficile mandare l'esercito a Napoli? O forse quest'Italia si accontenta di risolvere i problemi quando arrivano all'esasperazione?
Ma ci sono tanti altri punti in cui il governo fa solo presto, e poco bene.
Come il caso delle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario.
Queste scuole, meglio note come SISS o SICSI, a me sembravano proprio un ulteriore scoraggiamento a chi si orientava alla professione di insegnante: dopo cinque anni di studi altri due di nozionismi inutili, come se per insegnare ci fosse bisogno di una scienza omniscente e non di una passione educativa. Ma lasciamo perdere.
Per queste scuole, erano stati bandati 12000 posti, su per giu'. Quindi, 12000 cristi che speravano almeno in un orizzonte lavorativo. Invece, arriva Attila/Berlusca con i suoi ministri, e tolgono via tutto. In meno di 24 ore, le scuole di specializzazione sono state spazzate via.
Sono proprio curioso di vedere cosa faranno adesso.
Etichette: concorsi, insegnanti, lavoro, riforme, scuola, siss
Pubblicato da CLIB alle 19:23 1 commenti
domenica 20 luglio 2008
Aggiornamenti
Per il Ministro Frattini, nostro rappresentante all'estero di questo governo,
vorremmo fornire un ulteriore aggiornamento ai morti innocenti che stiamo
facendo in Afghanistan, visto che appoggiamo la "missione" NATO.
Qui trovate l'articolo clicca.
In soldoni, 9 poliziotti afghani e 4 civili uccisi a causa di un raid aereo.
Come dire, "noi" della NATO, al pari degli americani, non ci sporchiamo le mani, preferiamo sganciare bombe. Non importa dove cadono, l'importante e' che si sgancino, cosi' l'economia
funziona. E cosa dovranno dire tutti i figli dei morti ammazzati da noi?
Per chi si e' perso la lista dei morti ammazzati dalla NATO in Afghanistan, qui c'e' il nostro approssimato resoconto clicca
Etichette: afghanistan, crimini di guerra, frattini, innocenti
Pubblicato da CLIB alle 21:57 0 commenti
venerdì 18 luglio 2008
Corsi e ricorsi
Prima di leggere il nostro commento, leggete le ultime di Berlusconi qui.
Il nostro capo di governo ha sempre le stesse priorità: il culto della personalità, l'arte di trattare l'Italia come un mercato.
Strano pensare che in Italia ci sono stati così grandi uomini, e oggi ci ritroviamo con questi signori. Ma la storia, per dirla alla G.B.Vico, forse si ripete: a Mussolini, successe De Gasperi.
Come dire, alla fine chi ha resistito nella verità e nell'onestà, vedrà il suo risorgere.
C'è solo una domanda: chi è l'alter ego di De Gasperi oggi. Veltroni non credo.
Aspettiamo qualche nuovo operaio nella vigna.
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Fuori Campo dall'Australia
Continuaimo a chiederci se il papa,
al di là delle sue abilità accademiche i suoi alquanto
allineati interessi al cambiamento climatico,
ognitanto parla anche di Cristo o di quelli simili a lui che
aspettano qualcuno, sotto le tende di plastica in Darfur.
Sono ben accetti commenti.
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Problemi di memoria
Continuano i problemi di memoria del nostro premier,
tanto che ormai stiamo dubitando della sua capacità psichica.
Alcune notizie lampo:
1) Di recente con Barozzo, ha detto che l'Italia è un Paese che favorisce l'accoglienza.
Anche se nel suo governo ci sono i Leghisti che di accoglienza non ne vogliono proprio sapere.
2) Al vertice della Fao aveva detto che voleva sradicare la fame dal mondo. Intanto, ha ridotto di 179 milioni di euro(briciole) i finanziamente alle opere nei Paese in via di sviluppo
3) Aveva promesso piu' sicurezza agli italiani. Intanto, a ridotto i finanziamenti alle forze dell'ordine.
4) Sbaglia le citazioni in latino.Ma questa gliela passiamo.
Per le fonti:
Due
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giovedì 17 luglio 2008
Ambiguo o paradosso?
Berlusconi ovviamente nega. "Non è vero!" grida dal suo podio.
E allora la gente, la sua gente, quella iscritta nel suo partito, sbalordita si chiede
cosa fare. Ma ahimé è troppo tardi!
Gli stessi consiglieri comunali forzisti di Milano, di fronte ai tagli del governo alle forze dell'ordine, si chiede come poter mai affrontare l'emergenza SICUREZZA (l'ho messo in maiuscole perché gli italiani la venerano come un dio).
Alcuni dicono che è un paradosso: il governo promette maggior sicurezza, e riduce le sovvenzioni alle forze dell'ordine. (In compenso però schediamo i rom. Cosa c'entri mai con la sicurezza non si sa, però fa scena, e i padani leghisti sono contenti).
Ma un paradosso, per definizione, è il verificarsi di due verità contenute in una, o meglio una verità che mostra due lati apparentemente contrari ma non contraddittori.
Qui invece siamo di fronte all'ambiguità. Ambiguo significa "che tende da ambo i lati", sia di qua sia di là. Berlusconi pende sia di qua, sia di là. Non è di destra, è proprio di centro.
Sta con i Leghisti che gli portano voti, ma non vorrebbe il reato di immigrazione(come disse a Napoli); vuole uno stato piu' libero, e la prima cosa che fa è mettersi il mantello dell'immnunità; vuole una Paese piu' libero, e, a seguito di tutti i moniti venuti dal popolo, dice che il dialogo non è necessario;vuole maggior sicurezza nel Paese e con Tremontino taglia i fondi alle forze dell'ordine....
Pubblicato da CLIB alle 19:20 0 commenti
Per non piangere
Vi racconto una storiella che mi è venuta in mente mentre leggevo l'ultima del premier,
i tagli alle forze dell'ordine. Spero vi faccia ridere, almeno.
"Luigi hai rotto il vaso!"
"No, non è vero."
"Ma se è proprio lì"
"Sì, ma non è così."
L'indomani la madre di Luigi, preoccupata, si consulta con il papa e dice
"Lo sai che Luigi è strano? Nega anche l'evidenza"
"I bambini sono così. Non ammettono il torto. Se lo ammettessero, sarebbero dei prodigi"
"Sono preoccupata"
"Ma no. E' un bravo bambino. Pensa che mi ha detto di aver rotto un vaso ma che si è dispiaciuto
così tanto che non è uscito di casa"
"Ma dai...non mi sembrava così dispiaciuto"
"Scusa ma di quale Luigi stiamo parladno"
Pubblicato da CLIB alle 19:16 0 commenti
martedì 15 luglio 2008
Nemmeno in America
Negli USA, se qualcuno commette un reato, viene schedato. Questionabile, ma è la legge.
In Italia, prima ancora che commetti un reato sei schedato....a dimenticavo, se sei rom e prima ancora che commetti un reato sei schedato.
Cos'è questa se non discriminazione razziale?
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Sum ius summa iniuria
Non ci eravamo illusi, e, fin dall'inizio sapevamo che questi signori al governo
vanno "avanti", nonostante il terreno fragile su cui stanno portando l'Italia.
E così le impronte ai rom verranno prese.
Quello che ci colpisce di piu',però, è il modo con cui il capo del parlamento ha difeso questa legge, approvata in tempi brevissimi.
Ovviamente, non ha detto "stiamo diventando razzisti perché abbiamo in parlamento quelli della Lega, che se la prendono con tutti quelli che non odorano come loro." A Barroso ha detto che l'Italia è un Paese aperto e le impronte verranno prese per favorire l'integrazione dei bambini nelle scuole. A rigor di logica quindi, anche gli altri bambini dovrebbero fornire le impronte. Altrimenti che integrazione è? Pensate a come li tratteranno sti bambini rom, schedati, improntati, già mi immagino gli scherzetti che gli faranno i nostri ben educati figli italiani, ipnotizzati dalla tv e dai video giochi. Viva l'integrazione!
Dice che l'Italia è un paese aperto, mentre nel suo governo ha una mandria di bufali scatenati, i leghisti, che contro gli immigrati ne combinano di tutti i colori. Ricordate cosa dissero all'inizio del governo? "Via i barbari dall'Italia!". Intanto, gli immigrati, quelli che lavorano, vivono come le bestie. Basta andare nella piana del Sele, dove tutti lo sanno, compreso lo Stato, e nessuno fa niente, a parte le impronte digitali.
Dice che l'Italia è un Paese accogliente. Ciò vorrebbe dire che il diverso non fa paura, non incute terrore, non è considerato un mostro, soprattutto il diverso-povero e miserabile.
Ma l'Italia cosa fa? Lo scheda. Bella accoglienza. E' come entrare in casa di qualcuno per chiedere il pane, e quello ti chiede il codice fiscale.
Se l'Italia fosse accogliente, capirebbe i problemi e cercherebbe di andarli a risolvere alla radice. Non ho mai visto un Bossi o un Berlusca andare nei paesi da dove provengono questi "clandestini", per cercare di capire come nasce il fenomeno; non ho visto questi signori andare a parlare con i capi di governo di Stati poveri e cercare di fare qualcosa. Ma qui ci vorrebbe un Mattei o un La Pira.
L'Italia è un Paese accogliente, e per questo ha inserito la discriminante razziale per i rom e clandestini. Mi chiedo cosa debbono dire i rom che sono nati in Italia? Non sono forse italiani? Se prendete le impronte anche a loro siete razzisti!
Berlusca dice che serviranno per identificarli. Ma non c'era la carta d'identità, o sbaglio?
Dice poi che la maggior parte dei carcerati (40%) sono stranieri clandestini. A parte la fonte di questo dato, notiamo anche che è al di sotto della metà (50%). Inoltre, un clandestino è un povero cristo, che spesso vive nella merda. Nella povertà. Io direi che la povertà genera il crimine, non tanto l'essere straniero. Se avesse detto "dobbiamo ridurre la povertà tra i cittadini del nostro Stato" allora avrei capito. Ma lui dice "siccome i clandestini sono criminali, dobbiamo schedarli". Come dire: siccome in Sicilia c'è la mafia, dobbiamo schedare tutti i siciliani. Siccome in Campania c'è la camorra, dobbiamo schedare tutti i campani!
Siccome il premier non si sente sicuro delle contraddizioni che diceva, crede di proteggersi dietro le parole piu' strumentalizzate della storia e dice «Se c’è un paese aperto siamo noi. In Italia e nel governo c’è spirito di accoglienza, anche per i nostri valori cristiani e cattolici».
Le parole cattolico e cristiano messe lì, come una polverina magica, come una medicina per tutti i mali. Non credo proprio che né Cristo né il il papa desiderino prendere le impronte digitali ai poveracci. La politica stessa della Chiesa è la difesa dei poveri. E ci sono persone che per questo danno tutta la vita, tutta. Ce ne son tanti, e fra i tanti ricordiamo Madre Teresa.
E non mi sembra che Cristo andava per le vie di Gerusalemme a prendere le impronte o a fare i censimenti. Al massimo era uno che era seguito dai poveri, che trovavano in lui la pace. Ma questa è un'altra storia.
Quello che mi spaventa è l'uso delle parole cristiano e cattolico per difendere qualcosa che cristiano e cattolico non è. La parola cattolico significa universale. Quindi a rigor dei termini, se prendi le impronte a uno le devi prendere a tutti.
Ci chiediamo: cosa pensava il premier, o chi ha scritto l'intervento per lui, quando diceva queste parole?
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lunedì 14 luglio 2008
Fuori Campo 2
Il tribunale internazionale dell'AIA ha condannato il presidente del Sudan per crimini commessi contro il Darfur. Bene.
Ma per i crimini commessi in Palestina, tra cui ricordiamo i massacri e le deportazioni e le continue privazioni di terre, i missili lanciati sui civili, chi dobbiamo punire? Uno che si fa saltare in aria è un disperato o un folle, che pensa che la violenza possa elimiare la violenza. Ma uno Sato che sistematicamente toglie le possibilità di sopravvivenza a un'intera popolazione per motivi "etnici", che cos'è?
Etichette: aia, crimini di guerra, Darfur, olp. palestina
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Blocca-processi, Sblocca Cav
La blocca processi è stata cambiata. La decisione di sospendere i processi
è rimessa ai giudici, sostanzialmente, e non c'è più un limite temporale oltre il quale vengono sospesi i procedimenti giudiziari. Menomale, dite voi. Ma c'è un ma.
Il Cav aveva sparato due cartucce: immunità e blocca processi. La seconda non è andata bene. Ma la prima è passata. Quindi, l'obiettivo è stata raggiunto, se il Senato non farà muro di protezione.
Possiamo dire che la prima era simile a una cannonata, la seconda era più fuoco di copertura. Che stratega!
Etichette: blocca processi, immunità parlamentare
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Al limite del ridicolo
Il nostro Berlusconi continua a viaggiare. E da Parigi questa volta
mette insieme un accorpata lista di contraddizioni.
Da dove partire? Partiamo dal suo concetto di dialogo.
Secondo lui "si può dialogare se c'è la possibilità di dialogare, altrimenti vado avanti da solo". Ebbene, dopo una sterminata campagna di informazione; dopo aver suscitato le preoccupazioni di Spagna e Unione Europea sulle prime leggine che hanno tirato su in tempi brevissimi e che hanno gettato luce di xenofobia sul nostro Paese, possiamo dire che roba su cui dialogare ce n'era, vi pare? Gli argomenti poi erano abbastanza importanti: immunità parlamentare, impronte ai rom, aggravante penale per i clandestini, tutta roba seria. E invece, per lui, chi insiste su queste cose, magari in maniera anche stantia, non è da considerare come interlocutore.
Per lui il dialogo consiste nella tiepida opposizione di Veltroni. Se qualcuno gli abbaia contro, lui risponde che "non mi interessa, vado avanti da solo, perché gli italiani stanno con me". Anzi, dice esattamente che "l'opinione pubblica è con lui".
Certo che è con lui, perché l'opinione pubblica l'ha creata lui, l'ha formata, plasmata, con tutti i potenti mezzi che ha. Anche nel mio paesello, si è finiti con il dire, quando capita qualcosa, "saranno stati gli zingari!".
Abbiamo da una parte l'opposizione frammentata, dall'altra l'arroganza del più forte, che si rivelerà nel tempo anche la sua debolezza. Perché il vero dialogo consiste nell'ammettere di aver torto.
Infine, un'altra delle sue contraddizioni. Dice in un passaggio «Il dialogo è sempre il benvenuto se si può fare. Ma se dell'altra parte gli interlocutori hanno certi comportamenti è difficile dialogare, perché per farlo bisogna avere un minimo di valutazione positiva degli avversari».
Vi ricordate quando chiamava gli italiani coglioni se non avessero votato per lui?
Etichette: dialogo, opposizione, parigi, petrolio, Spagna, Unione Europea
Pubblicato da CLIB alle 04:37 0 commenti
domenica 13 luglio 2008
Divide et impera
L'Idv di Di Pietro che si dissocia dal Pd e sta con la "piazza"; Veltroni che "minaccia" il distacco da Di Pietro e lo intima a lasciare la piazza; Moretti che dice che non va bene nessuno (se non lui); i comici che tirano sassi a tutti.
E il gioco e' fatto! La strategia dei grandi imperatori romani era proprio quella di dividere, lasciare che ognuno creda quel che vuole in un caos di relativismo e implicita discordia. Cosi' il potere puo' governare, e,anzi, la prima cosa che dira' ai cittadini sara': vedete quelli la', non sono capaci nemmeno di mettersi d'accordo. Noi invece siamo compatti.
Tuttavia, in un articolo di Ilvo Diamanti link si accenna a quello che stiamo ripetendo da settimane su questo blog. Ci vuole qualcosa di nuovo, che parta da dentro la societa'. Se la societa' e' cambiata, allora anche i modi per parlare ad essa devono cambiare. Non possiamo ancora giocare con le starire del venerdi' sera, che fanno ridere tutti ma non convincono nessuno in cabina elettorale.
Questo qualcosa di nuovo parte dall'incontro con la gente e da un'onesta convinzione che la propria persona risplende quanto piu' e' gratuitamente dedicata agli altri, di ogni provenienza, storia, "etnia", appartenenza, credo eccetera.
Etichette: di pietro, giulio cesare, idv, moretti, piazza navona, veltroni
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Fuori Campo
A tutti i fan del blog, perdonateci se per un attimo deviamo l'attenzione
da Berlusconi a qualcosa di piu' "internazionale".
Mi sono imbattuto in una notizia che forse puo' chiarire perche' gli USA non intervengono in Darfur. Semplice: perche' c'e' la Cina di mezzo!
La Cina, da buon "rivale" degli USA, ha imparato da loro e vorrebbe fare come loro.
Incomincia cioe' a esportare guerre in cambio di olio. In Sudan, sono state trovate per la prima volta delle testimonianze dirette di piloti cinesi che addestrano piloti sudanesi. Non solo, ma la Cina sta vendendo armi e aerei al Sudan, per far fuori il Darfur. Strategie gia' viste (Indocina, Vietnam, Iraq, Afghanistan), ma questa volta la bandiera non ha le stelle e strisce.
Per gli interessati, trovate qui la notizia. link
Pubblicato da CLIB alle 05:00 1 commenti
sabato 12 luglio 2008
L'attesa dei poveri
Ci sarebbero tanti altri argomenti di cui parlare, come qualche suggerimento da dare a chi si appresta a volare in Australia...ma per adesso continuaiamo a concentrarci sul nostro uomo:il signor Berlusconi.
E' stato da poco al tavolino di Abu Mazen, capo della Palestina. Le battute preferite del nostro presidente del consiglio sono quelle che si riferiscono a se stesso, come se fosse una prima donna che ha paura di perdere la sua bellezza. Si congratula con Abu Mazen non tanto perché sappia di lui chissache, ma solo perché è un suo coetaneo. E' la stessa cosa che ha detto quando ha incontrato Bush, parlando di McCain.
Lui, lui, solo lui. Il culto della personalità e il potere dell'Italia. Cosa c'è di meglio di un capo di regime simile?
In questi incontri, però, si deve parlare, purtroppo anche di politica. E Berlusconi non si azzarderebbe mai a dispiacere il suo interlocutore. (Capita a volte che a certi dica certe cose, ad altri, nemici degli altri, dica il contrario, e così dopo finisce con lo scusarsi, come è capitato con il pacchetto sicurezza. Poverino, l'età lo mette in confusione. )
Perciò, ha cordialmente detto che "è stata l'Italia a mettere nella Black list Hamas". Ma che opera lodevole! Peccato pero' per due cose, che non so se sono note ai berlusconiani (ovviamente sono tutte cose documentabili)
1) Hamas è una risposta violenta a una situazione violenta sbilanciata, e istigata dalla violenza sbilanciata sulla Palestina, da oltre 60 anni.
2) A rigor di logica, nella black list ci dovrebbe finire Israele, visti i massacri che sta commettendo da piu' di sessant'anni in Palestina. Ricordiamo tutti i massacri di Hitler sugli ebrei, ma non ricordiamo i massacri perpetrati dal 1948 ad oggi su gente inerme della Palestina.
Non so se Berlusconi sa che dal 1948 in Palestina sono scomparsi 420 paesi. Per fortuna ci sono ancora i superstiti delle deportazioni, vecchi di 70 anni (la sua età!) che ancora ricordano con le lacrime agli occhi quei giorni di dolore. Non solo: Israele iniziò la sua silenziosa, e approvata dagli USA, campagna di massacri, con il piu' tragico, quello di Sabra e Shatila, dove cadaveri di donne e bambini, anche in fasce, ammucchiati nelle vie, inermi, furono trovati nei villaggi di Sabra e Shatila. Imputati: nessuno.
Non so se Berlusconi sa che i deportati, che ancora oggi vivono, sono stati privati di tutto, compresa la loro terra. Non so se Berlusconi sa che le prigioni dove vengono imprigionati i prigionieri Palestinesi, comprese le donne, che vengono imprigionate magari solo per aderire a organizzazioni politiche, sono gabinetti a cielo aperto, dove avviene di tutto, peggio che nelle carceri americane costruite in Iraq. Anche queste cose sono tutte documentate, in particolare in un film "NAKBA", di un certo HIROKAWA, un giapponese che ha ricercato per piu' di trent'anni le tracce di queste oppressioni. Tutto ben documentato. Vi invito a dare un'occhiata al suo sito NAKBA.
Al signor Berlusconi, indaffarato nei suoi viaggi diplomatici, potrebbe esser un buono strumento di informazione gustarsi sull'aereo questi documentari semplici semplici, poche parole e molti immagini, lui che di immagini se ne intende.
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giovedì 10 luglio 2008
Avanti! o Indietro!
(Vignetta gentilmente concessa da Marassi)
Maroni ha subito una doccia fredda dalla UE, in merito alle sue leggi cosiddette "sicure" che stanno portando l'Italia verso un dirupo molto pericoloso.
Da una parte abbiamo i signori del governo, e in particolare questo leghista Maroni legato ai suoi legalizzati dettami, che, ad ogni tentativo di ragionamento, dicono sempre "Avanti!""Noi andremo Avanti!". (E ricordiamo che proprio "Avanit" erano le scritte che scriveva il duce sui palazzi, muri, giornali, eccetera). Dall'altra parte abbiamo Berlusconi e i suoi scagnozzi ministri, privi di personalità, come il signor Alfano, ma onesti e pagati suoi sudditi.
Lo stesso Alfano dice, come se dovesse proteggere una personalità epica, "Berlusconi merita di governare". Vorremmo ricordargli che nessuno nega a Berlusconi di governare - anche se è molto facile fare il governante in un Paese indirettamente ipnotizzato e diventato quanto piu' debole e alla mercè del primo paladino della "sicurezza". Ma governare significa anche dare una direzione al proprio paese, così come si "governa" una nave. E che direzione stanno dando all'Italia?
1) Oggettiva introduzione di leggi razziali. E non si sa perché. Ricordatevi sempre che l'obiettivo iniziale era quello di ridurre i crimini in Italia, a seguito di episodi violenti seppur isolati a carico di stranieri. D'accordo. E come diavolo siamo andati a finire ai rom? Noi, un paese la cui lingua è carica di logica astratta, di filosofeggiare, con un semplice giro di mani, abbiamo trasformato quella che era l'urgenza di un maggior controllo in una caccia alla strega. Pensate che perfino la ragazza sudafricana che fu violentata Roma da un rumeno, figlia di una diplomatica, disse ai giornalisti soltanto "che ci voglion piu' controlli".
Se guardiamo al tasso di criminalità in Italia, possiamo vedere che il maggior numero di crimini è commesso da italiani, e spesso al di sotto dei trenta. Dovremmo, a rigor di logica maroniana, prendere le impronte anche a questi, o no? E siccome non si riescono a beccare facilmente, dovremmo prenderle a tutti gli italiani, vi pare? Invece, no, noi le prendiamo solo ai rom. Per qualche suo odio recondito, suo e dei suoi padani terrificati, lui ce l'ha con i rom.
La UE gli ha tuonato addosso, a ragione. E alla UE ci sono tante personalità, addiritttura di altri paesi, di altre culture. Quale miglior luogo di confronto della UE? E Maroni come reagisce? Come il suo padrone Berlusca, dicendo che hanno detto solo falsità.
Che cos'è un governo quando non accetta nessun confronto, se non un regime?
2) Il signor Berlusconi porta a casa uno dei tanti regali che gli verranno dati nel suo governo. Alfano dice ""L'Italia ha bisogno di essere governata e Berlusconi, che ha vinto le elezioni, merita di governare questo Paese: i cittadini potranno poi valutare dopo un po' di anni". Certo, anche con Mussolini e Hitler, scelti dal popolo, i cittadini hanno potuto giudicare, molto dopo, che si trattava di due inetti. Solo che hanno provocato l'odio razziali, i campi di concentramento, la seconda guerra mondiale eccetera.
Loro, per giustificarsi dalle critiche, dicono "l'Italia ha bisogna di altro a cui pensare".
E' proprio così. Dobbiamo pensare a come reagire. Altrimenti, andremo Indietro molto Indietro.
Etichette: giustizia, lodo alfano, maroni, politica razzismo, ue
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mercoledì 9 luglio 2008
Parzialmente condivido
Forse questo signor Travaglio dice qualcosa di vero.
E' su questa scia che dovremmo ricostruire l'Italia. Ma quello che manca e' l'alternativa.
Non si puo' fare resistenza solo dicendo "questo e' sbagliato". Bisogna proporre l'alternativa.
Cioe', noi "resistenza", se fossimo al governo, cosa faremmo? Cosa faremmo per gli immigrati, per la giustizia, ecceter?
Dobbiamo partire da un giudizio oggettivo e costruttivo.
Etichette: 8 luglio, manifestazione, Navona, politicam razzismo, Roma, sicurezza, Travaglio
Pubblicato da CLIB alle 23:08 0 commenti
Cambiamenti
Qualche commento alla manifastazione di piazza Navona.
Facendo come fanno i comici e tutti quelli di sinistra, facciamo il gioco dell’altra parte, anzi li avvantaggiamo .
La gente ha bisogno di qualcosa di nuovo, e questo nuovo inizia con lo sforzo che dobbiamo fare nel trovare il modo semplice e direi umile di dare un giudizio. Parlando soltanto con la rabbia in petto, si rischia, oltre che dire sciocchezze, anche di non dire nulla. E la gente, cioè la nostra gente, rimane lì dove era, imberbe e confusa. Dobbiamo costruire un giudizio nuovo, fondato sulla verità, sul non offendere nessuno, sul cercare di capire prima di “condannare”.
Questo è molto più difficile di una manifestazione che, se non è pensata per “spezzare il pane” al popolo, non serve a nulla.
Questa urgenza di giudizio è avvolarata dal fatto che molti italiani hanno sostenuto Berlusconi e la Lega nelle ultime elezioni, pur sapendo chi è Berlusconi, quanti processi ha in corso, e pur sapendo quali sono i toni della Lega, che fin dai suoi inizi, era stata tacciata di filo-razzismo.
Usare armi antiche contro nuovi mali non giova. E' come se volessiom usare lo le frecce contro gli aereoplani...
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martedì 8 luglio 2008
Strumentalizzazioni
Così, vi costringeranno a comprare i prodotti super tecnologici che il "mercato" fornirà, avendovi indotti in una paura terrificante hollywoodiana di catastrofi imminenti (e intanto le catastrofi avvengono sempre e sola là, nei Paesi come Birmania e Cina, dove un tifone e un terremoto hanno causato 100000 piu' 70000 morti).
Con il petrolio si sa che si fanno grossi affari, Stati Uniti insegnano.
Ma di problemi reali, che accadono adesso che sto scrivendo, nessuno ne parla.
In Darfur centinaia di migliaia di persone soffrono la sete e la fame, e cosa si fa o si dice? Niente. Oppure, come dicono al G8 i nostri "grandi", bisogna dare cibo a chi non ce l'ha. Se avessero detto "bisogna smetterla di parlare di a vuoto, andiamo là e parliamo con qualcuno per vedere cosa si può fare. Ragazzi, qui muore la gente e noi ci ingrossiamo la pancia!!!". Ma questa è un'altra storia.
Nella vignetta, riporto le priorità dei grandi per dimensione di immagine. Petrolio, energia e poi povertà. C'è anche un'altra priorità: quella di tenere al largo Berlusconi dall'usare il cervello in comizi pubblici! Al G8 ha detto che la colpa del rincaro del petrolio è della Cina, che non sta alle regole! Forse Bush gli ha telefonato e gli ha suggerito il discorsetto...
Altro che film!
Avete sentito cosa dice Cossiga in un'intervista al Corriere?
Cose da pazzi!
Secondo lui, che di ruoli politici ne ha occupati tanti e forse troppi e che dunque di cose dietro le quinte ne sa molte, la Cia, ovvero gli USA, ovvero i nostro "amici", contribuirono alla disgregazione del vecchio sistema politico italiano, quello, per intenderci, fondato sulla DC.
Riporto un pezzo dell'intervista:
Qual è secondo lei la vera genesi di Tangentopoli? Fu un complotto per far cadere il vecchio sistema? Ordito da chi? Di Pietro fu demiurgo o pedina? In quali mani?
«Credo che gli Stati Uniti e la Cia non ne siano stati estranei; così come certo non sono stati estranei alle "disgrazie" di Andreotti e di Craxi. Di Pietro? Quello del prestito di cento milioni restituito all'odore dell'inchiesta ministeriale in una scatola di scarpe? Un burattino esibizionista, naturalmente ».
La Cia? E in che modo?
«Attraverso informazioni soffiate alle procure. E attraverso la mafia. Andreotti e Craxi sono stati i più filopalestinesi tra i leader europei. I miliardi di All Iberian furono dirottati da Craxi all'Olp. E questo a Fort Langley non lo dimenticano. In più, gli anni dal '92 in avanti sono sotto amministrazioni democratiche: le più interventiste e implacabili».
Diamo credito a Cossiga, sia per la sua età e sia perché non ha niente da perdere né da guadagnare. Supponendo quindi che quello che dice sia vero, abbiamo qui un chiaro, e forse ripetuto altrove, schema d'attacco anglosassone:
1) Gli Stati Uniti devono governare il mondo, per motivi economici, e forse perché sono malati....
2) Quindi devono appoggiare i governi dittatoriali o quelli che fanno affari con loro, come Israele. In altre parole, non devono permettere che movimenti popolari e relamente democratici abbiano la meglio sul Paese.
3) Quindi, cosa fanno se si accorgono che nei loro Stati satelliti non riescono a fermare i movimenti popolari democratici?
3-a) O ritirano gli investimenti facendo scoppiare l'inflazione e costrigendo di fatto gli Stati poveri o controllati ad avere la meglio sulla popolazione
3-b) O fanno scoppiare megascandali "legalizzati" in quegli Stati che aiutano gli Stati "ribelli" agli Stati Uniti, come l'Olp e l'Italia (stando alle dichiarazioni di Cossiga).
4) In questo modo favorisce la salita di poteri molto approssimativi e controllabili, come il potere Berlusconi, molto pragmatico e poco umanitario.
5) Fino a fargli ottenere per ben 3 volte la maggioranza in Italia, una maggioranza che solo la natura, con la sua saggezza e i suoi strumenti, potrà distruggere.
Etichette: berlusconi, cia, cossiga, israele, olp. palestina, stati uniti
Pubblicato da CLIB alle 17:05 0 commenti
Tra amici ci si intende
Avete visto cosa pensano quelli della Casa Bianca del nostro Berlusconi?
Dal rapporto steso per i giornalisti in viaggio sull'Air Force One, si legge: "Berlusconi? Politico dilettante in un Paese corrotto".
Certo, certo, si è trattato di un errore. Pure certo è che il Paese dei signori che hanno scritto tale invettiva è fondato sulla corruzione (il loro presidente è comandato da cosche oscure).
D'altra parte, cosa volete che sia un errore di giudizio su Berlusconi
da parte di quel gruppo di lavoratori della Casa Bianca che con l'errore e la menzogna hanno scatenato tre guerre in Medio Oriente (Iraq 1, Afghanista, Iraq 2)?
Però,forse, questa volta, c'avevano preso!
Pubblicato da CLIB alle 00:29 0 commenti
domenica 6 luglio 2008
Ecco chi avete votato
Mi sono incuriosito su un altro senatore della Lega, il signor Borghezio.
Trovate qui un po' di sua biografia link
E' davvero strana la giustizia. Alcuni per aver rubato delle fragole si attirano gli sguardi
di tutti, altri, come questo signore, che ne ha combinate di grosse, siede al Parlamento, là dove
l' Italia è rappresentata, si organizzano le leggi, si incontrano gli altri stati, eccetera...
Bravi italiani!
Pubblicato da CLIB alle 18:44 0 commenti
Sottoscrivo
Non è che siamo d'accordo in tutto con l'on. Di Pietro, ma in quello che scrive in questo articolo possiamo dirci di essere a suo sostegno.
Diffondete.
Carissimi,
ci sono momenti nella vita delle nazioni in cui i cittadini devono fare
delle scelte.
Momenti in cui non si può più fare finta di niente e continuare a
credere che, in fondo, nulla veramente cambierà. Le leggi che
continuamente vengono proposte dal nuovo Governo sono un attentato alla
democrazia. Se passano, vincerà il regime e perderà, per un tempo
indefinito, la democrazia.
Non c'è bisogno dell'esercito per togliere la libertà ai cittadini. E'
sufficiente manipolare l'informazione e, grazie a questa, farsi eleggere
in Parlamento. Quindi legiferare contro la Costituzione, contro
l'indipendenza della magistratura, contro la sicurezza dei cittadini,
contro la libera informazione. Una legge dopo l'altra.
Cosa distingue un primo ministro di una democrazia da un dittatore? Il
vero tratto distintivo è l'impunità assoluta del dittatore. Quando
Silvio Berlusconi l'avrà ottenuta l'Italia sarà, a tutti gli effetti,
una dittatura. Sorprende come opinionisti autorevoli abbiano potuto
accreditare Silvio Berlusconi di qualità di statista e come una parte
della stessa opposizione abbia creduto di poter avviare con lui le
riforme istituzionali.
La storia di Berlusconi parla per lui. I suoi innumerevoli processi, la
condanna per corruzione giudiziaria del suo avvocato Cesare Previti per
la Mondadori, la sua appartenenza alla P2, l'occupazione abusiva delle
frequenze di Rete4. L'elenco è interminabile come i danni subiti a causa
sua dal nostro Paese. Mi riferisco soprattutto allo spegnersi della
coscienza civica, della morale, dell'etica. All'esempio devastante che
Berlusconi ha offerto alla nazione e alle giovani generazioni in quasi
venti anni, un esempio aggravato dalla sua impunità.
Una situazione simile a quella dei ragazzi nei paesi del Sud che
ammirano il camorrista o il mafioso locale. Il Consiglio dei ministri di
oggi, 27 giugno 2008, ha approvato il DDL per garantire l'impunità alle
prime cariche dello Stato durante l'esercizio del loro mandato, che
diventano quindi più uguali degli altri cittadini di fronte alla legge.
Nelle scorse settimane sono state presentate dal Governo leggi che
definire vergogna è insufficiente. E' più corretto chiamarle eversive e
criminali in quanto minano le basi dello Stato e favoriscono i delinquenti.
La sospensione dei processi per un anno serve a evitare la possibile
condanna di Berlusconi al processo Mills di Milano. Altri centomila
processi saranno bloccati per reati che vanno dallo stupro, alla truffa,
al rapimento di minore.
La sicurezza dei cittadini, tanto sbandierata in campagna elettorale da
Berlusconi e dalla Lega, è sacrificata all'interesse del presidente del
Consiglio. Il divieto di pubblicare le intercettazioni una volta
depositate in tribunale a disposizione delle parti, e quindi di fatto
già pubbliche, impedirebbe di venire a sapere di Parmalat o dei furbetti
del quartierino. Il giornalista che pubblicasse le intercettazioni
finirebbe in carcere, il suo editore chiuderebbe e chi ha compiuto il
crimine non dovrebbe rispondere all'opinione pubblica.
Con questa legge, negli Stati Uniti non ci sarebbe stato il Watergate e
Nixon non avrebbe rassegnato le dimissioni.
L'Italia dei Valori proporrà un grappolo referendum per l'abrogazione di
queste leggi contro la democrazia, se necessario promuoverà azioni di
disobbedienza civile come la pubblicazione degli atti giudiziari.
Nessuno può più rimanere a guardare.
*L'8 luglio a Roma dalle ore 18:00 in Piazza Navona,* in contemporanea
con l'iter di approvazione della legge sulle intercettazioni, l'Italia
dei Valori insieme a esponenti della società civile ha indetto una
manifestazione per la libertà di espressione e per la giustizia.
Antonio Di Pietro
Pubblicato da CLIB alle 18:38 0 commenti
Chi siamo noi?
Traduco un articolo apparso sul sito di EveryOne group, che spiega cosa sta davvero accadendo alla popolazione zingara.
Ci viene da chiedere agli italiani che siamo "chi siamo noi?".
Il 17 maggio 2008, l'euro deputata Viktoria Mohasci ha mostrato una ispezione di diversi campi Rom in Italia, Roma e Napoli. A Napoli ha parlato con alcune famiglie Rom durante il periodo dell'intolleranza, della criminalizzazione operata dai meida, il razzismo della polizia e la cosiddetta "tolleranza-zero" (ovvero zero diritti). Cose queste che sono continuamente perpetrate con la forza dalla polizia. La signora Mohacsi. (...)
Mohacsi dice che negli ultimi 2 anni non si hanno piu' tracce di 12 bambini Rom che sono stati tolti ai genitori dalla Corte dei Minori di Napoli.
"Alcuni di questi bambini sono stati accusati di elemosina, ma i loro genitori hnon hanno piu' notizie di loro da due anni".
Durante i suoi incontri (come ha anche testimoniato di fronte all'assemblea dell'Unione Europe), l'euro parlamentare ha potuto accertare che di casi simili ce ne sono a centinaia.
Casi simili sono accaduti in Milano, Roma E Firenze e nel resto d'Italia.
In alcuni casi, agli operatori sociali veniva data la custodia indefinita dei bambini.
Privati dei loro bambini, spesso nello spazio di poche ore dopo essere stati arrestati dalla polizia con una scusa (e a volte dopo avergli fatto prendere delle pillole sedative), le madri sono diventate incapaci di opporsi alle misure drastiche dei servizi sociali e hanno sofferto un trauma morale e pisico tale da indurle al suicidio.
In Roma, secondo un testimone, una giovane madre è stata uccisa mentre si lanciava contro una macchina, dopo che le era stato detto che il suo piccolo bambino non le sarebbe stato restituito.
Dopo avergli preso i bambini (spesso di soli alcuni mesi, ma anche di 4,5 e 6 anni), le famiglie soffrono pressioni e minacce da indurli a rinunciare a p
rotestare o cercare aiuti legali (che in Italia è inadeguato quando si tratta di difendere cittadini Rom).
In molti casi, dopo che hanno perso custodia dei loro bambini, i genitori ricevono un avviso scritto di espulsione.
Un giovane rumeno Rom, Ionit C., ha accettato di essere intervistato, mostrando così un grande coraggio. (gli intervistatori appartengono al gruppo EveryOne).
Di fronte alla telecamera, ha raccontato la storia della piccola Francesca Stefan Stefanuscu (la sua cuginetta), nato in Pesaro il 6 Marzo 2008, che fu p
relevata dai suoi genitori, Lucretia Stanescu e Decian Stefan, appena sole due ore la sua nascita, dalla polizia e dai servizi sociali di Rimini. (Il gruppo EveryOne manderà copia del video all'eruoparlamentare nei prossimi giorni in modo da avere ulteriori prove dei crimini istituzionali commessi
in Italia).
(...)
Mentre stiamo lavorando a dozzine di casi simili, abbiamo ricevuto le notizie di morte di alcuni neonati a seguito dei raid violenti perpretati nei campi
nomadi e a volte condotti anche contro donne incinte. Il senatore Borghezio della Lega Nord commenta ilaremente sull'accaduto:"Stiamo conducendo una buone pulizia della Padania". La stampa e la TV, che sono ormai diventati strumenti di propaganda, non dedicano neppure una parola a questi episodi e crimini contro l'umanità e addirittura operano una totale cen
sura delle notizie fornite da noi (EveryOne group) che invece ottiene piu' spazio quando si tratta di dei diritti degli omo, di pena di morte, di trattam
enti psichiatrici esagerati, eccetera. ~
Pubblicato da CLIB alle 18:06 0 commenti
Tutti a Roma
Roma, 8 luglio, manifestazione in piazza Navona. Passaparola!
Per chi puo' e per chi ha un po' ragionato e pensato sull'andazzo del nostro governo, sarebbe opportuno andare a questa manifestazione.
La cosa piu' preoccupante e' la questione degli zingari.
Vi allego dapprima un articolo, anche se criticabile, di Gad Lerner. Nella sostanza dice cose esatte. Lo trovate qui clicca
Pubblicato da CLIB alle 18:03 0 commenti
Statistiche
vai all'articolo
Vorremmo ricordare al signor Berlusconi, quando dice che "gli italiani sono amici degli americani",
di chi siamo amici.
Ecco un articolo scientifico che calcola, minuziosamente, i morti causati dall'invasione dei nostri "amici" in Iraq. In soldoni, sono circa 150000 i civili morti ammazzati, 4000 i soldati americani, e ben 655000 morti "collaterali".
Ci facciamo portatori dei diritti umani, con i nostri Frattini seduti nelle comunita' europee, e poi trasgrediamo con leggerezza l'articolo che legittima l'usao delle armi solo in caso di difesa da attacchi esterni. Stando alle regole, dovrebbe essere l'Iraq a essere aiutato a difendersi dall'invasore!
Ma si sa, in questo mondo vincono i forti. In questo mondo.
Pubblicato da CLIB alle 06:12 0 commenti
venerdì 4 luglio 2008
Qualcosa si muove
Menomale. Almeno la ragione si fa sentire.
Pubblichiamo per esteso un articolo di Repubblica, dove si documenta largamente la reazione degli esperti di Costituzione riguardo alle nuove leggi Berlusconiano-Maroniane (o Maronite?).
Vedrete che Berlusca dira' che sono tutti contro di lui e lui e' una vittima innocente.
Le sole parole che sa pronunciare. Come d'altronde Maroni, un po' piu' preoccupante, perche' lui non dice "sono tutti contro di me", lui dice "io vado avanti lo stesso".
I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese: 1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni; 2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l'immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell'assunzione della carica, già prevista dall'art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 2004, premesso che l'art. 1, comma 2 della Costituzione, nell'affermare che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", esclude che il popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta costituzionale, rilevano, con riferimento alla legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di legittimità costituzionale perché: a) essendo del tutto estranei alla logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'art. 77, comma 2 Cost. (Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008); b) violano il principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1 Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell'uomo); c) pregiudicano l'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), in conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il corso dei processi, ma solo, e tutt'al più, di prevedere criteri - flessibili - cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella formazione dei ruoli d'udienza; d) la data del 30 giugno 2002 non presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale; e) non sussiste alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti; rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni. Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".
Per ciò che attiene all'analogo art. 1, comma 2 della legge n. 140 del 2003, i sottoscritti rilevano che, nel dichiararne l'incostituzionalità con la citata sentenza n. 24 del 2004, la Corte costituzionale si limitò a constatare che la previsione legislativa in questione difettava di tanti requisiti e condizioni (tra cui la doverosa indicazione del presupposto - e cioè dei reati a cui l'immunità andrebbe applicata - e l'altrettanto doveroso pari trattamento dei ministri e dei parlamentari nell'ipotesi dell'immunità, rispettivamente, del Premier e dei Presidenti delle due Camere), tali da renderla inevitabilmente contrastante con i principi dello Stato di diritto.
Ma ciò la Corte fece senza con ciò pregiudicare la questione di fondo, qui sottolineata, della necessità che qualsiasi forma di prerogativa comportante deroghe al principio di eguale sottoposizione di tutti alla giurisdizione penale debba essere introdotta necessariamente ed esclusivamente con una legge costituzionale.
Infine, date le inesatte notizie diffuse al riguardo, i sottoscritti ritengono opportuno ricordare che l'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma sempre inesattamente.
Pubblicato da CLIB alle 01:40 1 commenti
mercoledì 2 luglio 2008
Le guerre di Pinocchio
Non è che mi attiri molto Camilleri, ma in queste sue poesie dice qualcosa di esatto.
"Le guerre di Pinocchio", cioè le guerre iniziate dopo l'11 Settembre, sbandierate come guerre al terrore e alle armi chimiche, senza poi trovare né il capo dei terroristi (almeno così dicono che è) e nemmeno una goccia di armi chimiche (quelle sono venute dopo, con il fosforo bianco).
Dice Camilleri "a loro il naso non si è allungato, il portafogli sì".
Allora, ci chiediamo, cosa possiamo fare? Se i mezzi per gridare ci sono; se i mezzi per conoscere e sapere ci sono; se i mezzi per capire la verità ci sono, dove stiamo sbagliando? Se tutto questo c'è, come mai questa gente va al potere? D'altra parte loro sono i rappresentanti dell'Italia. Ovverosia, milioni di italiani hanno scelto di essere rappresentati da loro. Il problema è spostato. Non sono i politici il problema. E' il popolo italiano. Non dobbiamo scendere piu' nelle piazze, perhé le piazze sono il mondo. Non dobbiamo piu' gridare v-day senza dare il pane della ragione. Dobbiamo incontrare la gente, l'uomo, con i suoi problemi, cercare di capire prima di pronunciarci, e, comunque vada, alla fine pronunciarsi.
Il lavoro è lungo, ma ne varrà la pena, per noi che avremo combattuto e per i nostri figli che riceveranno i frutti della nostra lotta.
Pubblicato da CLIB alle 00:49 0 commenti
martedì 1 luglio 2008
Massacri e cravatte
Ho voluto perdere un po' di tempo per rendermi conto se le nostre invettive possono essere avvalorate da dati concreti.
Mi chiedevo quale fosse lo stato della nostra politica estera, almeno per quanto
riguardo i luoghi dove l'Italia è impegnata militarmente.
A tal proposito, mi è subito saltato alla mente il nome di Franco Frattini, nostro ministro degli esteri. Ho controllato il suo sito, e mi ha colpito una pagina da lui dedicata ai bambini. Dice:
You have the right to grow up in a safe place, to receive an education, to express your views in decisions that affect your lives, to be protected against all forms of abuse and violence. But your rights do not always receive the attention they deserve. This is why I would like you to be better informed.
O in italiano:
Avete il diritto di crescere in un ambiente sicuro, di ricevere un'istruzione, di esprimere la vostra opinione sulle decisioni che riguardano la vostra vita, di essere protetti da ogni forma di violenza e di abuso. Purtroppo i vostri diritti non sempre ricevono l'attenzione che meritano. Per questo vorrei che voi foste meglio informati.
Ebbene, ho cercato di collegare il suo "profondo" e "originale" pensiero con il suo operato in Afghanistan. Vediamo quanti morti ammazzati, soprattutto donne e bambini, ha fatto la Nato, appoggiata da lui e dall'Italia.
- 24 giugno 2007 Bombe su Zrkoh e Shindand (87 + 49 morti) (reportage)
- 01 maggio 2007 Bombe su Uruzgan (25+52)(reportage)
- 24 giugno 2007 Massacri vari (230+90) (reportage)
- 23 giugno 2007 Bombe sul Helmand (25 +300) (reportage)
- Bombe su farah (108) (reportage)
Da ricordare che durante il governo Prodi, Berlusconi disse che aveva dei dubbi sul rifinanziamento della missione. Trovate qui l'articolo.
Ma stranamente, i suoi dubbi vengono meno, e Frattini, che a quanto pare fa parte di quelle persone che non pensano da sole ma rispondono a una regia invisibile (forse quella regia che gli garantisce le migliaia di euro al mese), ha detto di recente che manderemo i Tornado in Afghanistan (articolo).
Quindi, noi italiani siamo rappresentati da gente che ama vestirsi di capi firmati e altrettanto amore ostenta al non rompere i "delicati" rapporti internazionali, anche se questi devono costare la vita a migliaia di bambini. Basta ricordarsi di scrivere sul proprio sito che "io amo i bambini" e "voglio che abbiano sicurezza e educazione". Non si capisce di quali bambini stiamo parlando.
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Pubblicato da CLIB alle 20:55 0 commenti