mercoledì 27 maggio 2009

Copia e incolla

Solo per una volta, sono d'accordo con il giornalista di Repubblica.
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lunedì 11 maggio 2009

Povera Italia

Rifletto sull'evento che ha visto l'Italia di nuovo sotto il mirino del Vaticano e dell'Onu, dopo che abbiamo scacciato con soddifazione del notro Maroni e del nostro Berlusca e del nostro Frattini, dei disgraziati che scappavano dal proprio Paese.
Non mi meraviglio di Maroni e del suo entourage che, se non vogliamo usare altri aggettivi, sono coerenti. Loro risolvono il problema dal punto di vista igienico: cose pulite e non complicate. Niente macchie. Niente tentennamenti. Un po' alla giapponese, solo che il loro paese non e' il Giappone.
Mi meraviglio sempre di piu' di Berlusca che ha detto, a seguito dell'evento, "non faremo una società multietnica come faceva la sinistra. Solo chi è in regola può entrare". Che cosa voleva intendere con questa frase?
La società E' multietnica. In Italia, abbiamo circa otto milioni di stranieri, o meglio, di gente con radici non italiane. A cosa intendeva il Nostro quando parlava di etnia? Si riferiva ai poveri, ai disgraziati, a quelli che non hanno il conto in banca? Se sì, il nostro Paese ha un portavoce razzista.
Sapete, duemila anni fa un tizio raccontò una favola circa un uomo, un povero cristo , che chiedeva aiuto ai passanti. Nessuno dei benpensatni del tempo si fermò ad aiutarlo. Nessuno di quelli che governano si fermò. Il povero disgraziato "non era in regola". Solo uno straniero si fermò ad aiutarlo.

domenica 3 maggio 2009

Che permalosi

Di recente si e' tenuta la conferenza dell'ONU sulla pace.
C'era anche il presidente dell'Iran che, come noto, non ha peli sulla lingua.
E c'erano tutti gli altri.
Avete visto come si sono comportati tutti gli "altri"? Appena il presidente iraniano ha detto, con il suo tono forse inesperto, che in Palestina c'e' un razzismo perpetrato da 60 anni a popolazione inerme, tutti "gli altri" si sono alzati e se ne sono andati. Compresa l'Italia, con il suo Frattini alter ego di Berlusca.
Sapete, quando ero ragazzo c'era sempre il bullo di turno che,alle partite di pallone, se le cose non si facevano come diceva lui, alzava i tacchi e se ne andava. Gli altri, impauriti di non rientrare piu' nelle grazie del bullo di turno, anche loro alzano i tacchi e se ne andavano. E cosi' non si giocava piu' a calcio. Per un bullo, la festa finiva.
"Non ammettiamo simili affermazioni" hanno replicato quelli che hanno alzato i tacchi. E perche'? Perche' si e' detta la verita'? Che cosa e' un bombardamento ogni anno su territori di civili e sulle loro proprieta', aranceti, spiagge, ospedali? Non e' questo razzismo? Ditruggere gli aranceti...che senso avra' mai per gli israeliani se non una mortificazione profonda in un popolo che viene a mancare delle cose priamarie per vivere? Come vogliamo chiamare questa cosa? Signor La Russa, signor Frattini che dal suo sito web dici di amare i bambini, come vogliamo chiamare queste cose? Se lei predilige alcuni bambini e altri no, non e' questo razzismo?
Oppure, in conferenze simili bisogna parlare di quelle fissazioni cinematografiche anglosassoni dell'omossessuale che viene maltrattato sul luogo di lavoro? Inoltre, non si ha diritto di parola? Oppure, avere paura del confronto? Ne avete paura perche' non sapete controbbattere, o perche' non c'e' argomento con cui controbbattere? Che permalosi, questi ricchi! Per un bullo di turno, la festa e' finita.
Mah.
C'e' una canzone italiano, degli anni 60 credo, che dice "le nostre lacrime fanno male al re". Non bisogna turbare la pace dei ricchi con le lacrime dei poveri. Questo e' quello che si e' dimostrato in questa ennesima farse dell'ONU.

P.S. scusate gli accenti errati, ma oggi il mio PC fa i capricci.