domenica 13 luglio 2008

Divide et impera



L'Idv di Di Pietro che si dissocia dal Pd e sta con la "piazza"; Veltroni che "minaccia" il distacco da Di Pietro e lo intima a lasciare la piazza; Moretti che dice che non va bene nessuno (se non lui); i comici che tirano sassi a tutti.
E il gioco e' fatto! La strategia dei grandi imperatori romani era proprio quella di dividere, lasciare che ognuno creda quel che vuole in un caos di relativismo e implicita discordia. Cosi' il potere puo' governare, e,anzi, la prima cosa che dira' ai cittadini sara': vedete quelli la', non sono capaci nemmeno di mettersi d'accordo. Noi invece siamo compatti.
Tuttavia, in un articolo di Ilvo Diamanti link si accenna a quello che stiamo ripetendo da settimane su questo blog. Ci vuole qualcosa di nuovo, che parta da dentro la societa'. Se la societa' e' cambiata, allora anche i modi per parlare ad essa devono cambiare. Non possiamo ancora giocare con le starire del venerdi' sera, che fanno ridere tutti ma non convincono nessuno in cabina elettorale.
Questo qualcosa di nuovo parte dall'incontro con la gente e da un'onesta convinzione che la propria persona risplende quanto piu' e' gratuitamente dedicata agli altri, di ogni provenienza, storia, "etnia", appartenenza, credo eccetera.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco chi sta relamente facendo qualcosa: gli scrittori per ragazzi si ribellano e denunciano un mondo fatto di leggi raziali e pregiudizi. Non fanno insulsi discorsi politici e non gridano parolacce nelle piazze, ma si oppongono concretamente a una mentalità che contraddice e compromette il loro lavoro, il quale narra di un incontro possibile e meraviglioso fra bambini di culture e razze diverse, ma che condividono lo stesso desiderio di felicità che troviamo in ogni essere umano.
Leggete quest'articolo:
http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/glialtrinoi/rivolta-scrittori/rivolta-scrittori.html