martedì 14 luglio 2009

Se muore un soldato



Se muore un soldato italiano in Afghanistan, tutti piangono, i politici si muovono, perfino La Russa sembra piu' umano.
Ma se muoiono cento bambini, massacrati sotto le bombe lanciate da quegli Stati che piangono i loro soldati, nessuno si scomoda. Nessuno azzarda. Nessuno fa la voce grossa.
Assillati da questa ingiustizia, viviamo sottili stati di depressione che solo i piu' intelligenti avvertono.

venerdì 10 luglio 2009

Ad Arcore non arriva il plutonio

Avete visto che è stato approvato il ddl sul nucleare?
In un'era dove Obama spinge per il rinnovabile mi sembra giusto che l'Italia di Berlusca torni indietro, puntando su fonti NON rinnovabili (e altamente pericolose e cancerogene).
Una cosa è sicura. Le discariche e i siti di generazione di energia nucleare saranno ben lontani da Arcore, sede del Cavaliere. Infatti, i primi siti sono stati localizzati in Puglia.
Non so se i politici italiani si rendono conto di cosa significhi maneggiare una centrale nucleare. Non so nemmeno se sono a conoscenza che un lieve danno di una centrale nucleare non è come un incendio, che si spegne e tutto quello che rimane è un po' di fuligine per qualche giorno.
Acqua radioattiva di scarico è radioattiva per sempre. Non solo, lo è anche a lungo raggio.
Se succede qualcosa in Puglia, ne risentiranno i nostri nipoti che abitano a Bologna.
Per caso, ho cercato in Google la parola "lista incidenti nucleari" e mi sono imbattuto in questo interessante sito. A fine lettura, ho pensato che , praticamente, mangiamo e respiriamo roba radioattiva. Chissà se il tasso di crescita dei cancri c'entra qualcosa.
Infine, per chiudere, mi chiedevo perché questa spinta verso il nucleare. Siamo una terra così affamata di energia? Non siamo mica il Giappone, che in una superficie simile all'Italia, deve provvedere energia per un numero doppio di cittadini. E non siamo nemmeno la seconda potenza economica. Da dove viene questo bisogno del nucleare? Cosa c'è sotto, non saprei dirlo.