giovedì 17 luglio 2008

Ambiguo o paradosso?

Berlusconi ovviamente nega. "Non è vero!" grida dal suo podio.
E allora la gente, la sua gente, quella iscritta nel suo partito, sbalordita si chiede
cosa fare. Ma ahimé è troppo tardi!
Gli stessi consiglieri comunali forzisti di Milano, di fronte ai tagli del governo alle forze dell'ordine, si chiede come poter mai affrontare l'emergenza SICUREZZA (l'ho messo in maiuscole perché gli italiani la venerano come un dio).
Alcuni dicono che è un paradosso: il governo promette maggior sicurezza, e riduce le sovvenzioni alle forze dell'ordine. (In compenso però schediamo i rom. Cosa c'entri mai con la sicurezza non si sa, però fa scena, e i padani leghisti sono contenti).
Ma un paradosso, per definizione, è il verificarsi di due verità contenute in una, o meglio una verità che mostra due lati apparentemente contrari ma non contraddittori.
Qui invece siamo di fronte all'ambiguità. Ambiguo significa "che tende da ambo i lati", sia di qua sia di là. Berlusconi pende sia di qua, sia di là. Non è di destra, è proprio di centro.
Sta con i Leghisti che gli portano voti, ma non vorrebbe il reato di immigrazione(come disse a Napoli); vuole uno stato piu' libero, e la prima cosa che fa è mettersi il mantello dell'immnunità; vuole una Paese piu' libero, e, a seguito di tutti i moniti venuti dal popolo, dice che il dialogo non è necessario;vuole maggior sicurezza nel Paese e con Tremontino taglia i fondi alle forze dell'ordine....

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