Ho voluto perdere un po' di tempo per rendermi conto se le nostre invettive possono essere avvalorate da dati concreti.
Mi chiedevo quale fosse lo stato della nostra politica estera, almeno per quanto
riguardo i luoghi dove l'Italia è impegnata militarmente.
A tal proposito, mi è subito saltato alla mente il nome di Franco Frattini, nostro ministro degli esteri. Ho controllato il suo sito, e mi ha colpito una pagina da lui dedicata ai bambini. Dice:
You have the right to grow up in a safe place, to receive an education, to express your views in decisions that affect your lives, to be protected against all forms of abuse and violence. But your rights do not always receive the attention they deserve. This is why I would like you to be better informed.
O in italiano:
Avete il diritto di crescere in un ambiente sicuro, di ricevere un'istruzione, di esprimere la vostra opinione sulle decisioni che riguardano la vostra vita, di essere protetti da ogni forma di violenza e di abuso. Purtroppo i vostri diritti non sempre ricevono l'attenzione che meritano. Per questo vorrei che voi foste meglio informati.
Ebbene, ho cercato di collegare il suo "profondo" e "originale" pensiero con il suo operato in Afghanistan. Vediamo quanti morti ammazzati, soprattutto donne e bambini, ha fatto la Nato, appoggiata da lui e dall'Italia.
- 24 giugno 2007 Bombe su Zrkoh e Shindand (87 + 49 morti) (reportage)
- 01 maggio 2007 Bombe su Uruzgan (25+52)(reportage)
- 24 giugno 2007 Massacri vari (230+90) (reportage)
- 23 giugno 2007 Bombe sul Helmand (25 +300) (reportage)
- Bombe su farah (108) (reportage)
Da ricordare che durante il governo Prodi, Berlusconi disse che aveva dei dubbi sul rifinanziamento della missione. Trovate qui l'articolo.
Ma stranamente, i suoi dubbi vengono meno, e Frattini, che a quanto pare fa parte di quelle persone che non pensano da sole ma rispondono a una regia invisibile (forse quella regia che gli garantisce le migliaia di euro al mese), ha detto di recente che manderemo i Tornado in Afghanistan (articolo).
Quindi, noi italiani siamo rappresentati da gente che ama vestirsi di capi firmati e altrettanto amore ostenta al non rompere i "delicati" rapporti internazionali, anche se questi devono costare la vita a migliaia di bambini. Basta ricordarsi di scrivere sul proprio sito che "io amo i bambini" e "voglio che abbiano sicurezza e educazione". Non si capisce di quali bambini stiamo parlando.
0 commenti:
Posta un commento