martedì 28 ottobre 2008

Saggezza in rovina

Non sono moralista in senso stretto, e per questo non farò commenti che si aggrappano ad argomentazioni sul pudore, il rispetto del corpo e robe simili.
Quando ho letto dell'ultima trovata dei nostri ricercatori e studenti ribelli, ho pensato tante cose che si confondevano a vicenda.
Fissando le idee su questa tastiera, mi vien da dire che questi nostri scienziati devono essere davvero
stressati dal loro stesso lavoro, se non riescono a trovare altri modi di espressione all'infuori di
goliardiche inscenate alla beat-generation.
In un epoca dominata dal bisogno quasi demoniaco di mettersi in mostra, fotografi e giornalisti non aspettavano altro che vedere gente comune, e soprattutto giovin donne, mostrarsi senza veli. Esplodono così gli "hits" su siti commerciali e di media.
Altri pensieri andavano al nostro Berlusca che non aspetta altro che vedere simili goliardate a cui risponderà, e forse a ragione, con il suo saccente tono di falso-purista. Ma anche se il pulpito non si confa' al predicatore, la predica forse sì: vi sembra che una protesta del genere incida culturalmente?
Anzi, dimostra proprio che i luoghi del sapere e della conoscenza sono allo sfacelo, dal punto di vista culturale. Uno sfacelo di unità, una mancanza di pensiero comune, che producono una agitazione temporanea attorno a questioni particolariste, come i tagli e le questioni di economia. Ma sul resto, su questioni generali, a larga veduta e di base, non si è capaci di nessuna critica, se non da corridoio o nel bar.
Altri pensieri ancora andavano sulla ricerca italiana, dove spesso e volentieri i finanziamenti vanno a progetti inutili, di facciata, che non creano e non investono sui giovani seriamente, formandoli. Molto spesso i progetti finanziati sono per mettere a lavoro un gruppo di tesisti e assegnisti al servizio di professori che si ingrassano indebitamente di pubblicazioni.
Mi sarei commosso di più se avessi visto questi intellettuali sfilare nudi per i morti che stiamo ammazzando in Afghanistan, attraverso la Nato; se avessero sfilato per tutti quegli operai e precari (non intellettuali) che ogni giorno lavorano per sopravvivere con 800 euro al mese e che non si lamentano; se li avessi visti sfilare per gli stranieri picchiati per puro razzismo; eccetera eccetera.
Si sa già come andrà a finire questa storia. Quando le acque si calmeranno ( il decreto passerà, con qualche ritocco di cui nessuno si accorgerà), i nostri studenti e ricercatori ritorneranno nelle loro stanze e nei loro uffici, discutendo della prossima partita di calcetto.

venerdì 24 ottobre 2008

Acqua: Diritto->Bene->Merce


Menomale che gli italiani sono distratti.
Ora c'è la scuola e l'università che riempiono la TV e i giornali.
Avete visto quel film con Denzel Washington che fa il poliziotto e viene
chiamato d'urgenza perché è in corso una rapina?
I rapinatori hanno sequestrato tutti quelli che hanno trovato nella banca.
Imbavagliati e poi incappucciati. Così mentre tutti credono che si tratti di una rapina vera
e propria, i rapinatori, che la sanno piu' lunga, fanno "altre cose". Addirittura non fanno nemmeno la rapina. Era una finta...
Così, mentre tutti soffiano sul fuoco della scuola, i tagli e cose del genere,
"altre cose", come la gestione dell'acqua, scorrono lisce.
L'acqua era un diritto. Nelle religioni naturali c'era associato anche un dio, come segno di timore e gratitudine verso una sostanza che ci dà la vita.
Invece, nel nostro secolo è diventata un bene. Dovrebbe essere un bene comune, ma di solito si toglie l'aggettivo "comune", e si lascia la parola "bene". Il che vuole dire merce, oggetto di profitto.
Ho trovato questo articolo grazie a uno dei nostri lettori, dove si avvisano quei nostri pochi lettori don chisciottiani che il Berlusca sì che è un furbacchione.
Buona lettura.

giovedì 23 ottobre 2008

"Roma val bene una bugia"



Un motto simile fu detto da un imperatore che disse "Parigi val bene una messa".
Governare a tutti i costi, pur di apparire smemorato o di fingersi cattolico.
L'importante è Roma. Restare a Roma.
Così, come avevamo profetizzato, Berlusca torna indietro, dicendo addirittura che non aveva mai ipotizzato l'uso della polizia (o forze dell'ordine) nelle scuole. Potete vedere il nostro ultimo articolo dove, in una conferenza stampa, dice proprio il contrario.
Non so se rallegrarmi o meno: abbiamo salvato gli studenti dalle manganellate, ma abbiamo l'evidenza continua di un affarista seduto in Parlamento.
Mi chiedo cosa succederebbe alla povera Italia se i 3 milioni di stranieri scioperessaro per un intero giorno.

Massimo 24 ore...

A meno di fabbricare nuova moneta, i soldi delle casse statali son un "tot".
Ora, da dove dobbiamo prendere i soldi per pagare Alitalia e le Banche?
Da qualche parte dovranno venir fuori.
Ad esempio dalla scuola, università, dai programmi di cooperazione e di riduzione dell'inquinamento.
Mi raccomando: fare in fretta, perché sennò qualcuno se ne accorge. Massimo 24 ore...

Da quale pulpito



La democrazia non era fondata sulla maggioranza?
La democrazia non era fondata sulla libertà di parola?
Non era fondata sul diritto a manifestare (in maniera non violenta?)

Eppure, il nostro capo di governo, capo di una democrazia, nega tutti questi punti.
Per chi si fosse perso il suo show, vi allego il video.
Il "nostro" si lamenta che i giornali e la televisione diffondono notizie false.
Qui due sono le possibilità: o Berlusconi non è berlusconi e non sono sue le tv e i giornali, o i dati che legge berlusconi e quelli pubblicati (dal parlamento) sono diversi.
Che dilemma...

mercoledì 22 ottobre 2008

Fuori campo: il prezzo della ricchezza


Non tutti conoscono quale è il prezzo dell'industrializzazione, che ha reso schiavi
i lavoratori e sordi e cechi i cittadini.
Prendiamo un esempio dal Giappone, gran popolo lavoratore e ben noto per le sue maniere
gentilizie e nobili. Ma pochi sanno quanto sia feroce il Giappone "politico", quello pragmatico che, senza troppe quisquilie filosofiche, agisce secondo il motto "se sbagli paghi".
Molto piu' crudo di un protestantesimo corrotto che spesso agisce secondo la coerenza morale,e a volte molto poco aperto mentalmente, al contrario di quello che può sembrare in altri campi.
Sarà il fatto che il Giappone è un isola, e lo è sempre stato, poco influenzabile e troppo orgoglioso, ma se compriamo i prodotti della Sony, avremmo pure il diritto di dire che
così non va.
Vi riporto di seguito alcuni punti in merito alla pena di morte in Giappone che abbiamo preso da un documento ufficiale della FIDH:


La legislazione giapponese autorizza la detenzione che può durare settimane senza vedere un giudice. In generale, la detenzione avviene nel commissariato di polizia, dove tutto viene perpetrato per ottenere "sospetti". Gli avvocati non sono autorizzati agli interrogatori se non in aula.

L'accusa non ha l'obbligo di trasmettere in anticipo alla difesa documenti favorevoli all'accusa.

L'appello non è obbligatorio e la legge non garantisce che la procedura di revisione del processo o una domanda di grazia sospenda temporaneamente la procedura d'esecuzione.
Se il condannato rifiuta la procedura d'appello, non esistono, per legge, altre procedure, per cui la condanna diventa definitiva.

L'interdizione di condannare a morte deficienti mentali non è stata rispettata in pratica.

Di recente, il ministro della giustizia, Hatoyama Kunio, che ha già autorizzato 13 esecuzioni nel 2008, ha dichiarato di volere autorizzare "a caso" almeno sei esecuzioni dopo la condanna.
Nel frattempo, nel tempo libero, gioca a golf.

domenica 19 ottobre 2008

Tale maestro



Vi ricordate quando Bush, per sostenere la sua orribile guerra personale in Iraq, disse al mondo che aveva al suo fianco una "grande coalizione"? E la grande coalizione era costituita da staterelli o in via di sviluppo o senza eserciti, come Albania, Ungheria, Angola, Ruanda, Lituania, (e Italia) o da cugini americani come il Regno Unito.
Ebbene, Berlusca, chiamato a dire la sua sul clima, dice che l'Italia, seguendo gli USA, chiedera' piu' tempo per decidere come affrontare i costi del programma anti-inquinamento.
Essendo ovvia la reazione del buon senso, che vede il pianeta gia' nel suo percorso verso cambiamenti climatici drastici, il Berlusca si difende dicendo che "altri nove Stati sono con noi". Gli stati alleati sono piccoli stati dell'Est con economie arretrate o in conto cassa sui libri timbrati dal governo.
Tale maestro tale servitore.

Che vuoi che sia

Di fronte ai problemi dell'identità padana e delle banche ladre, che vuoi che sia una giornata in cui perdono la vita sul lavoro 8 persone, dal Nord al Sud? Stiamo diventando come il Giappone, dove nella Toyota l'anno scorso sono morte circa 300 persone per troppo lavoro. Ma, del resto, al giapponese medio poco glie ne importa. Panem et circens. E come ogni impero fondato solo su quello, la decadenza è vicina.

Governare è bello


Il Financial Times se ne intende di finanza. E da un po' di tempo punta l'occhio anche sul nostro paperon de' paperoni che, bellamente, non so per voler o per fortuna, ha inchiappettato tutti gli italiani, fedelissimi e sinistrati.
Agli occhi di quelli del FT, siamo un Paese governato da uno che tratta l'Italia come una bella scatola di marmellata. Le banche vanno giu' dappertutto, ma in Italia il nostro capo di governo ci guadagna. E nessuno dice niente. Cosa è successo agli italiani perché siano così assuefatti dal non avere più voglia di scendere in piazza per manifestare, non contro quel particolare o meno della leggina di turno che taglia qualche fondo, ma per protestare contro "la saggezza in rovina". La saggezza in rovina di un popolo comandato da una prima donna che lega con la Lega, euforica se si dipinge di verde il Colosseo, o che diventa euforica se si difende l'identità padana e viola tutte le altre identità paragonandole ai "barbari".
Non ci accorgiamo della scaltrezza di quest'uomo. "Sa governare e ci sono meno tasse", dice la gente. Panem et circens, come gli antichi romani. Dai il divertimento e il pane al popolo e poi puoi governare come ti pare. Siamo diventati proprio così. E la classe, se si può parlare di classe senza offendere nessuno, la classe media è proprio la stragrande maggioranza che ragiona così. Sto bene io, chissenefrega. Non si alza lo sguardo più in alto, non si prova disgusto per un governo capitalista, anzi, nemmeno, per un governo che sfiora la dittatura. Certo non la dittatura armata, ma una dittatura sottile e morbida, perpretata attraverso il culto della persona (di Berlusconi) e i retroscena di montagne di pecunia che girano nelle tasche del capo dei ministri. Ricordiamo anche che ministro dovrebbe significare proprio "servizio". Qui mi sembra che si tratti invece di un bel "magna magna".
Vedremo ancora in Italia manifestazioni di professori e studenti contro i tagli alle università, ma li vedremo ancora scendere in campo per la giustizia, la democrazia, l'accoglienza, e, infine, per una rivoluzione?

mercoledì 15 ottobre 2008

Fuori campo: beati i perseguitati a causa della giustizia


Tutti ormai conoscono questo "ragazzo", Roberto Saviano.
Nell'intervista che ho visto con piacere, Saviano dice che la camorra costringe i lavoratori a lavorare 10 12 ore al giorno per 500 euro al mese.
Sarei curioso di vedere un'altro tipo di libro scritto con la stessa lucidita' di Gomorra, ma che parla non della camorra, ma degli italiani normali.
Conosco un posto in Campania, in provincia di Salerno, dove le stesse paghe da 500 euro e gli stessi ritmi di lavoro sono imposti non dalla camorra ma dai datori di lavoro "normali".
Inoltre, quasi nessuno paga i contributi, o l'assicurazione sul lavoro. Non ci sono ferie, almeno cosi' come stabilite dai contratti nazionali, perche' non esistono i contratti.
Una categoria che risente di queste caratteristiche e' quella degli stagionali e/o dei camerieri, cuochi, pannettieri eccetera. Lavorano sempre, senza ferie programmate. E se parlano o si lamentano, vengono licenziati. I sindacati? Inesistenti.
Colpa loro o dei datori di lavoro? Entrambi.

martedì 7 ottobre 2008

L'inizio della fine


Della democrazia. Sto tizo, il senatore Mazzatorta, ne spara delle altre, seguendo la scia dell'onda di improvvisazione e istintivita' dei Leghisti.
Si e' inventato il permesso di soggiorno a punti: chi sbaglia, perde punti.
Ebbene, siamo arrivati a classificare un essere umano al pari di un'automobile.

C'e' di piu'. La Lega propone il matrimonio "misto" se e solo se si ha il permesso di soggiorno.
E cosi' di tutta un'erba si fa un fascio. Si prende il particolare, per fare il generale, cosa che nella storia ha sempre provocato danni enormi, di sofferenze inutili.
Vincolare la liberta' di scelta, in questo caso il matrimonio, alle problematiche del lavoro che si intrecciano a quelle del permesso di soggiorno equivale a marchiare tutti gli stranieri in quanto tali. La motivazione leghista e' che ci sono molti matrimoni fittizi. Sapete quanti matrimoni fittizi "italianissimi" ci sono in Italia? E quanti di questi finiscono nel giro di un anno?

Per non finire, il capogruppo Bricolo spara un'altra bricconata: si prevede un "fondo" per prevenire l'immigrazione. Qui si paragona la migrazione, diritto di tutti gli uomini, a una malattia: prevenzione dell'AIDS, dell'influenza. Se avessro detto "sostegno della migrazione" avrebbero fatto onore forse alla loro causa, spero sottintesa, di voler aiutare le popolazioni povere che si vedono "costrette" a migrare. Spero di non essermi sbagliato.
P.S.

venerdì 3 ottobre 2008

Mafia si, mafia no

Fa molto spettacolo la mafia, tra omicidi nella vita reale e quelli sceneggiati nei film.
Ma c'e'un'altra mafia di cui nessun s'accorge. Quella delle banche. In tre mesi, i signori banchieri hanno alzato il tasso dei mutui dell'un per cento. Mentre gli stipendi sono sempre gli stessi. Mettetici in piu' il rialzo di prodotti di prima utlita', come il pane, la corrente, il telefono, il petrolio. Le banche, per continuare a essere banche, rialzano gli interessi, e nessuno dice niente. Anzi, sono anche sostenute dai nostri governanti, primis il nostro cavaliere.
Anche in Giappone, lo Stato aiuta le banche, ma al contrario che in Italia, non ci sono tasse annuali. In Italia c'e' la famosa tassa dei 30 euro fissa, cioe' se non ci metti soldi dopo un po' il tuo conto si prosciuga per magia. Cioe', loro ti stanno rubando. In piu', mettetici le commissioni per conti correnti e cose varie.
Con questo governo stiamo assistendo a crescita economica zero (anche se qui il discorso si amplia), crisi economica, inflazione, ribasso della produttivita', eccetera...
Potremmo chiedere al nostro premier di vendere qualche sua proprieta'. Di sicuro si metterebbero a posto quei disgraziati che pernottano nelle stazioni di Tiburtina.

Dubbi

Che una certa stampa di sinistra le vada proprio a cercare certe notizie, lo sanno tutti. Ma di fronte ad atti del genere, penso che non c'e' bandiera che tenga. Bisognerebbe come sono andati i fatti, cosa che e' molto difficile sapere visto che non c'erano giornalisti. Ma il fatto in se' fa pensare a cosa dobbiamo ormai aspettarci...leggi qui la notizia

mercoledì 1 ottobre 2008

Come eravamo, come diventeremo

Che la polizia usasse metodi pesanti era noto a tutti.
Ma adesso che ci sono le leggi Leghiste, anche quelli del municipio si credono super cop.
La polizia municipale: un nuovo organismo potenziato per proteggerci dai "mostri".
Intanto, di mostri, ne vediamo di piu' tra i nostri connazionali.
E intanto a Parma un pestaggio di un ragazzo inerme da parte della polizia municipale che, stando alla cronaca, ha usato metodi da ghestapo contro questo ragazza del Gana, e, a quanto pare, senza un particolare motivo.
Mi ricordo che l'uccisione della signora nella periferia di Roma da parte di un disgraziato rumeno porto' una valanga di consensi agli attuali tenenti della destra compresa la Lega.
Invece adesso, che di episodi razzisti da parte di italiani, tutto tace. Come i coccodrilli: fatta la scorpacciata di voti, riposano al sole...