giovedì 3 dicembre 2009

LA RUSSA-FRATTINI, COME TI NASCONDO LA VERITA'




Bigona aver stomaco a leggere le notizie italiane di questi tempi. L'espressione significa proprio "cercare di trattenere il vomito".
Ma oggi non so se ci riesco. Accanto alla notizie dell'asilo di Pistoia (genitori non date i vostri figli a dei pazzi!), c'era anche la notizia del rinnovo del supporto italiano alla missione in Afghanistan. Il ministro-soldatino La Russa, che quando parla sembra di voler sputare in faccia all'intelocutore, soddisfatto, annuncia che "manderemo altri 1000 soldati in Afghanistan".
Il ministro-fantoccio Frattini, tipico manager-schiavo italiano privo di maroni (per non essere troppo forte, anche se sarebbe il caso, uso la fraseologia nordica per non usare quella meridionale. La scelta, comunque, non vuole per niente evocare l'immovibile Maroni), lui che ama i bambini (come si apprende dal suo sito web), accompagna il coro con le solite parole tratte dal suo limitato politichese:
"La transizione avrà una definizione temporale. La fine del mandato di Karzai, il 2013, è il limite massimo. Vedremo se sarà possibile il 2011". Il ministro rivendica l'impegno italiano che pone il nostro Paese "in una posizione di particolare rilievo avendo dato una risposta molto consistente alle richieste della Nato".

Per chi si è perso le puntate precedenti, vorrei ricordare che, grazie alla risposta consistente dell'Italia alla NATO (vedi alla voce USA), abbiamo contribuito alla morte di oltre 70,000 civili in Afghanistan e 1 milione in Iraq (questa è la cifra che si è riusciti a contare fisicamente), tra cui la maggior parte donne e bambini. Vi allego il link per chi volesse approfondire (se ha stomaco) . Per l'Iraq, idem: questo è il link

Di questi tempi à meglio non dire la veritè altrimenti il papino si arrabbia (tipica sua è espressione, molto elegante e raffinata, soprattutto per un primo (dux) ministro è appunto: "adesso mi sono rotto").
Che volete che sia un bambino afghano macellato in più? La sua sfortuna è di non essere nato a Pistoia.

P.S. Vedrete che al prossimo funerale di qualche militare italiano morto in Afghanistan, tutti i porporati di tutte le porpore verranno a fare giuste e sante prediche, ma nessuno di loro vi citerà il numero che io vi ho riportato. Forse non leggono i blog. Oppure, il contrario.

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