Silvio Berlusconi, il nostro paperon de' paperoni seduto letteralmente sul popolo italiano, ha affermato che "È saltato l'equilibrio costituzionale dello Stato". Gli diamo ragione. Infatti, ha cominciato proprio lui a sfornare leggi incostituzionali, pro Berlusconi's& co. (vedi le leggi cosiddette ad personam apparse su Repubblica, proponendo il Lodo Alfano che, de facto e de jure, snacisce l'ineguaglianza dei cittadini italiani di fronte allo Stato, contrariamente a quanto sancito dalla Costituzione. Non vorremmo anche ricordare il nostro continuo appoggio alla NATO e agli USA nei massacri perpretrati e indotti dall'invasione in Iraq e Afghanistan, dove, tra le tante cose, si sono usate armi chimiche segrete (al fosforo) che nessuno conosceva (nemmeno Saddam, poveretto!) e uranio impoverito (il tasso di tumori in Iraq è aumentato del 15% secondo un'inchiesta del The Guardian. Non vi allego il link originale perchè contiene immagini davvero avvilenti, ma se volete le prove provate a cercare con Google "the guardian cancer fallujah"). Questo di sostenere popoli invasori che si credono i poliziotti del mondo non è scritto nella carta costituzionale.
Quindi, ci chiediamo quale sia questo attacco costituzionale allo Stato se lui, che rappresenta lo Stato, è il primo che lo attacca.
Non solo. Ma io, come italiano prima, e come sicialiano per ipotesi, mi sentirei davvero addolorato se sentissi il mio primo ministro che racconta una barzelletta così di malo gusto da rappresenare un'offesa crudele alla sofferenza degli altri. Nella barzelletta un papà risponde al bambino che gli chiede perchè Einstein è morto: "troppo sapeva".
Ebbene, la sua lectio magistralis sull'attacco alla costituzionalità dello Stato si conclude con una barzelletta, velata di un sottile e tetro alito di minaccia fisica che, per altro, si rifà a un linguaggio e a dei metodi mafiosi che, memori tutti del sangue e delle vite cadute sotto i colpi di questa piaga che ci affligge, lo Stato (non dico lui) dovrebbe eliminare.
Il ritorno
6 anni fa
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