lunedì 5 gennaio 2009

La fine del buon senso

Torniamo a parlare di Palestina, interrompendo come al soito le nostre analisi sul governo Berlusconi.
Parlando con conoscenti, mi dicevano "Hamas è colpevole perché sapeva che Israele avrebbe reagito come ha fatto altre volte".
Pensiero questo condiviso dalla maggior parte dei diplomatici, compreso il nostro Frattini con la sua frase che rasenta il ridicolo: "non c'è chi vince e chi perde" (dovremmo dirlo a tutte le madri che hanno visto massacrati i loro bambini nelle notti di inizio d'anno per capire cosa significa perdere qualcosa).
Pensiero falsamente giusto, che cerca di dare una giustificazione, che cerca di trovare una motivo (durante le discussioni della pausa caffé, dove, per non sembrare poco originale, si deve dire la propria).
Ebbene, semplice domanda: se un moccioso vi molesta tirandovi addosso dei sassolini, voi cosa fareste? Partireste per incendiargli la casa?

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