domenica 25 maggio 2008

Una strada pericolosa

Il signor Maroni, ovvero nostro ministro degli Interni, ha rilasciato un'intervista sul sito di un giornale italiano, in merito agli scontri di Napoli e le nuove violenze gratuire contro extracomintari (non illegali).

In un passaggio, dice che "È una reazione subculturale, il nostro pacchetto non c'entra","questi episodi sono alimentati dalle illegalità commesse dai clandestini".
Una frase del genere nasconde varie falsita' o diciamo sbrigativismi molto pericolosi.
1) Le regole del fascismo si basano o si basavano proprio sulla generalizzazione forzata. Non tutti i clandestini sono criminali, si ricordi che molti vivono in tuguri e lavorano nei campi, dove crescono i pomodori che lei e il signor BErlusconoi mangiate. E aspettano solo di non essere piu' clandestini. Ne conosco parecchi cosi'.

2) In questo modo lei non ammonisce gli atti violenti successi a Roma (aggressione contro uno del Bangladesh in un bar), anzi sembra quasi li approvi, giustificandoli falsamente con la scusa della paura indotta da quegli episodi di violenza ingigantiti e inseguiti con la lente dai media, di proprieta' del suo primo ministro.

3) Il suo pacchetto sicurezza si fonda sulla paura dei cittadini, e si sa che di fronte alla paura, a cui sono stati abituati gli italiani suoi elettori, lentamente e non so se volutamente, il popolo diventa una bestia, perde la ragione, come se all'improvviso ci fosse una minaccia terribile che incombe ad ogni angolo di strada. Il suo pacchetto di sicurezza sembra la propaganda della guerra in Iraq: i suoi colleghi americani erano partiti con l'arrestare un afghano di nome Bin Laden, tacciato di mandante della tragedia delle due torri (anche se migliaia di documenti farebbero dubitare di questo); quindi cosa fecero? Bruciarono le montagne dell'Afghanistan, rimossero con la forza un governo e installarono una base americana tutt'ora operativa. Ma di Laden, niente. Poi, continuando sulla stessa musica del terrorismo antiamericano causa della 9.11, andarano in Iraq, che fino a quel momento non aveva lanciato nemmeno un moncherino a un passante stelle e strisce. Risultato, morti dappertutto, un paese in fiamme, una cultura (cristiana antichissima) al limite dell'estinzione, nuovi gruppi armati usciti dal vespaio che infiammano il paese. Ma di Laden niente.
Cosi' lei: era partito con il garantire la sicurezza ai cittadini italiani, cosa che spetta alla polizia. Cosi', invece di vedere la polizia che fa, o invcece di alzare la voce contro il vero dramma dell'Italia, camorra, mafia, che non e' solo al sud, ma anche nelle fabbriche dell'Emilia; invece, di assicurare che i criminali, italiani e non, siano puniti, lei cosa fa? Se la prende con i rom! Per colpa di un disgraziato, lei ha istigato una campagna "culturale" contro questi nomadi. Come per dire "a noi non ci piacciono quelli diversi da noi". Come per dire "a noi quelli che abitano all'aperto non ci piacciono". Ma invece di dire cosi' lei ha detto che "i rom rubano i neonati, eccetera eccetera". Lei ragiona ancora pensando che in Italiani contino solo gli italiani. E cosa significa essere italiano? Se un figlio di un rom nasce in Italia, non e' anche lui italiano? Se no, allora stiamo facendo etnocentrismo. Gli ebrei in Germani erano TEDESCHI, cioe' nati li, con costumi e storia di li'...

La cosa drammatica e' che come lei ragiona anche la gente del mio quartiere! Ho saputo anche di vicini, rumeni, che da anni vivevano pacificamente con gli italiani, e ora si guardano con sospetto...strane discussioni (tra vicini e amici!) nascono per le strade e stradine! Mi viene in mente il massacro in Burundi fra utu e tutsu: si massacravano persone che fino al giorno prima erano normali vicini di casa!

4) Non puo' giustificare le sue affermazioni dicendo che il 90% della gente la sostiene. Anche, i tedeschi appoggiarono Hitler negli anni 30, perche' Hitler era stato abile nel lavare la testa dei tedeschi con ideologie razziste. Ovviamente, non diceva alla gente che le sue ideologie erano razziste. Lo diceva attraverso i media, i giornali, episodi sospetti, indagini scientifiche, conferenze, e la gente pian piano si convinceva, fino ad arrivare a quel 90%.
Se la tv, i giornali, in mano sua o del suo primo ministro, inducono una continua sensazione di paura verso chi e' diverso da noi italiani, cosa si aspetta che avverra'? Che quel 90% l'appoggerra' anche se decidesse di mandare su un'isola tutti gli extracomunitari.
Il suo 90% di elettori e' fatto di gente che non ha ragionato su nulla, ha solo un senso esagerato e indotto di paura. Credendo che il diverso sia da temere, quando invece, proprio perche' diverso, va conosciuto. E' una regola che abbiamo visto nei secoli scorsi, ma che ancora dobbiamo imparare.
E' un sentiero pericoloso quello su cui state viaggiando. Ma la mia vera paura e' che voi non potete capire queste cose, per cui l'unica soluzione e' aspettare che madre natura faccia il suo lavoro.

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