Se muore un soldato italiano in Afghanistan, tutti piangono, i politici si muovono, perfino La Russa sembra piu' umano.
Ma se muoiono cento bambini, massacrati sotto le bombe lanciate da quegli Stati che piangono i loro soldati, nessuno si scomoda. Nessuno azzarda. Nessuno fa la voce grossa.
Assillati da questa ingiustizia, viviamo sottili stati di depressione che solo i piu' intelligenti avvertono.
martedì 14 luglio 2009
Se muore un soldato
Etichette: afghanistan, massacri, persecuzioni, Usa
Pubblicato da
CLIB
alle
18:33
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