domenica 29 novembre 2009

Rosso Natale



Ci fu una famiglia, tanto tempo fa che, stando alle cronache, proprio di questi tempi, magri per i magri e grassi per i grassi, visse una vicenda simile a quella che è successa di recente a Coccaglio, in provincia di Brescia, il cui luogotenente è il leghista Franco Claretti.
Come tante persone - altrimenti dette immigrati, stranieri, extracomunitari- anche loro erano in viaggio. E cercavano accoglienza. La donna, nota anche come Maria, era incinta e si apprestava a partorire. Stando sempre alle cronache, nessun autoctono del luogo dove si trovavono, dopo un lungo viaggio, irto di rischi e senza risorse, si degnò di aprire la porta per la giovane partoriente: "Non c'è posto per voi. Nessuno vi conosce, foresieri. E se ci portate guai? Abbiamo già i nostri guai. Non portatecene altri". Così, la giovane partoriente, assistita dal paziente marito, dovette arrangiarsi alla meglio e dare alla luce quel bambino in una stalla, che, con ogni probabilità, era la stanza adibita agli animali in una qualche locanda pubblica. Quando il piccolo nacque, sebbene il fatto fosse stato predetto da intellettuali di nota fama e spirito fine, soltanto una manciata di gente di umile estrazione gli fece visita: erano pastori, mandriani e le loro famiglie.
Nessun potente si preoccupò della faccenda. Anzi, siccome si temeva un rovesciamento del potere, fu ben deciso di eliminare questa famiglia irregolare e senza permesso di soggiorno. Fu deciso di più: nessuno avrebbe potuto elargire alcunchè di permesso di soggiorno, nè lì nè altrove. Non rimaneva che l'azione fisica, ovverosia l'assassinio. Ma siccome non si conosceva l'identià dei due (anzi dei tre), fu ben deciso di ottimizzare e andare sul sicuro, ammazzando tutti i bambini al di sotto di un anno e, se ci capitavano in mezzo, anche i loro genitori. Così in una notte notte la terra si macchiò di sangue innocente. Per gli esecutori e i mandanti del fatto, tutto rientrò nella legalità. Quelli a decreatare, questi altri a eseguire, e entrambi tornano a casa, in quella notte rossa. Rosso natale.
Così, la nostra famiglia, dopo la pressione della crisi economica (si erano sposati senza nulla e si erano messi in viaggio con pochissimo), si trovò ad affrontare la crisi umana di un'avversione inspiegabile da parte di un governo omicida. Furono quindi costretti a espatriare in un nuovo lungo viaggio verso l'ignoto.
Il resto forse lo conoscete.

Riporto parte della notizia qui di sotto così potete confrontare i fatti.

"Mentre nel paese si discute e si commenta, l'amministrazione ha scelto il silenzio. Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi dice che "il Comune ha applicato la legge, anche se non c'era bisogno di chiamare l'operazione "White Christmas", si poteva chiamare "Natale controllo della regolarità". E il sindaco Franco Claretti e l'assessore alla Sicurezza Claudio Abiendi, "leghisti dalla fondazione del partito", preferiscono non commentare. "Aspettiamo che Maroni riferisca in Parlamento, poi faremo anche qui una conferenza stampa" dice l'unico rappresentante in municipio dell'amministrazione, l'assessore alle politiche sociali Agostino Pedrali. "Da quando ci siamo insediati, a giugno, abbiamo speso più per gli stranieri che per gli italiani: 89mila euro contro 43mila". "Solo propaganda - replica il capogruppo del centrosinistra, Claudio Rossi - Su 150 alloggi da assegnare, solo due sono andati a stranieri".

sabato 28 novembre 2009

SILVIO e boia chi molla


Silvio Berlusconi, il nostro paperon de' paperoni seduto letteralmente sul popolo italiano, ha affermato che "È saltato l'equilibrio costituzionale dello Stato". Gli diamo ragione. Infatti, ha cominciato proprio lui a sfornare leggi incostituzionali, pro Berlusconi's& co. (vedi le leggi cosiddette ad personam apparse su Repubblica, proponendo il Lodo Alfano che, de facto e de jure, snacisce l'ineguaglianza dei cittadini italiani di fronte allo Stato, contrariamente a quanto sancito dalla Costituzione. Non vorremmo anche ricordare il nostro continuo appoggio alla NATO e agli USA nei massacri perpretrati e indotti dall'invasione in Iraq e Afghanistan, dove, tra le tante cose, si sono usate armi chimiche segrete (al fosforo) che nessuno conosceva (nemmeno Saddam, poveretto!) e uranio impoverito (il tasso di tumori in Iraq è aumentato del 15% secondo un'inchiesta del The Guardian. Non vi allego il link originale perchè contiene immagini davvero avvilenti, ma se volete le prove provate a cercare con Google "the guardian cancer fallujah"). Questo di sostenere popoli invasori che si credono i poliziotti del mondo non è scritto nella carta costituzionale.
Quindi, ci chiediamo quale sia questo attacco costituzionale allo Stato se lui, che rappresenta lo Stato, è il primo che lo attacca.
Non solo. Ma io, come italiano prima, e come sicialiano per ipotesi, mi sentirei davvero addolorato se sentissi il mio primo ministro che racconta una barzelletta così di malo gusto da rappresenare un'offesa crudele alla sofferenza degli altri. Nella barzelletta un papà risponde al bambino che gli chiede perchè Einstein è morto: "troppo sapeva".
Ebbene, la sua lectio magistralis sull'attacco alla costituzionalità dello Stato si conclude con una barzelletta, velata di un sottile e tetro alito di minaccia fisica che, per altro, si rifà a un linguaggio e a dei metodi mafiosi che, memori tutti del sangue e delle vite cadute sotto i colpi di questa piaga che ci affligge, lo Stato (non dico lui) dovrebbe eliminare.

mercoledì 25 novembre 2009

Letture terrificanti

Vi propongo un libro scaricabile dalla rete scritto da Federico Elemetti, uno dei tanti italiani che per lottare e protestare usano Internet come ultima risorsa, visto che il popolo, il nostro popolo è e sarà abbindolato, ora e prossimamente, da tutte le menzogne dipinte a verità che i nostri premier diranno.
Ho controllato alcune citazioni, che vi allego, e sono corrette. Dove ho potuto, ho riportato anche la fonte. Buona terrificante lettura.


  • "I magistrati sono antropologicamente
    diversi dal resto della razza umana."
    [fonte]

  • "La magistratura è una malattia della nostra democrazia"[fonte]

  • "I giudici di Palermo scherzano con il fuoco"
    [fonte]

    Il libro si trova qui

lunedì 23 novembre 2009

Epurazioni


Per un attimo mi sono intenerito di fronte alla faccia di Alfano, il cane-segugio del nostro cavaliere, non molto diverso da tanti altri cani del suo entourage.
Mi sono intenerito quando ho letto che ha avuto il tiepidissimo coraggio di replicare al suo boss (è questa la giusta definizione del nostro primo ministro) secondo, presumo, i suoi ancora vivi appelli della coscienza. Riporto la notizia presa dall'Osservatorio di Sicilia, che all'Alfano tiene in quanto siculo.

Durante una riunione degli esponenti di spicco del Pdl, presieduta da Silvio Berlusconi, questi avrebbe vivacemente redarguito Angelino Alfano perché, secondo il presidente del consiglio, starebbe tentennando non poco sulla questione del processo breve.

Secondo quanto riporta Liana Latella, la riunione è stata alquanto vivace anche perché dopo valutazioni e previsioni, qualcuno scopre che sarà molto difficile che a Montecitorio si possa arriva all’approvazione prima del febbraio prossimo.

Berlusconi a questo punto avrebbe proposto (imposto ?) di procedere con l’approvazione di un decreto legge. Angelino Alfano però avrebbe avanzato qualche dubbio e preferirebbe evitare di coinvolgere direttamente il governo e timidamente avrebbe detto : “No, questo non lo possiamo fare”.

Apriti cielo. L’ira di Berlusconi sarebbe esplosa fragorosamente e, sempre secondo la Latella, avrebbe minacciato Alfano di sostituirlo tuonando: “Tu forse non hai capito l’importanza della questione che stiamo affrontando. O noi risolviamo questo problema subito oppure tu te ne vai, perché sappi che ci sono molti altri che possono fare il ministro della Giustizia al posto tuo”


Siamo di fronte al vero potere, non so se chiamarlo il quarto o il quinto. Nella storia ne abbiamo visto dei copioni più o meno gravi, come nell'impero-prigione di Stali: salito al potere cominiciò le sue famose epurazioni di tutti quelli che non stavano al passo con i suoi dictat.

Come afferma lo scrittore Saviano, siamo di fronte a un passo irreversibile con questo storia della prescrizione dei processi brevi.
Ci auguriamo che questi sprazi di coscienza continuino più che mai, anche se "è molto difficile che un ricco (cioè uno di questi signori seduti a Roma) si converta".

mercoledì 18 novembre 2009

Virus dalle uova d'oro.

Visti i tempi, tempi di grandi poteri ma di basse aspirazioni, dovremmo proprio cambiare il modo di dire "gallina dalle uova d'oro" (non so proprio perché deve essere la gallina nella storiella!) in "virus dalle uova d'oro".
Stando ad una recente dichiarazione del ministro della sanità Polacca - lo so, dei Polacchi non c'è da fidarsi per quelle storie sullo spionaggio. Ma soprassediamo- il virus H1N1 ha generato sì una pandemia, ma si tratta di pandemia di pecunia non tanto di virus. Un virus è un virus, e, lo sappiamo, va confinato, eliminato, eccetera. Sappiamo che ogni anno, nel mondo, in media ci sono 1 milione di infettati della normale influenza stagionale, di cui circa 250000 muoiono (la percentuale è maggiore nei Paesi in via di sviluppo). Sono dati reperibili. E sappiamo anche che i vaccini ci sono, e costano. E, sappiamo, ovviamente, che i vaccini si possono vendere là dove si possono acquistare, non certo in Paesi come il Gana. Ergo: metti un po' di notizie in giro, allarma la gente, esaspera, martella, e dagli ogni giorno a scovare quell'anonimo morto per febbre (la notizia arriva solo alla fine del fatto, come diceva Chesterton, non parla mai di come ci si è arrivati, della storia del fatto, proprio perché ne è incapace), e il gioco è fatto: qui s'ha da comprare il vaccino! E dagli a sborsare quattrini (pubblici) per comprare valanghe di medicinali (non testati) di cui forse solo una piccola percentuale di cittadini useranno.
Se aggiungiamo, a questi quattrini per farmaci, i quattrini per le missioni italiane gaudenti del beneplacito vaticano per esportare quello schifo della pace-americana-romana, e i quattrini spesi da tutti i parlamentari, più, ovviamente, tutti quelli spesi da Berlusconi-e-tutti-i-papi-come-lui...beh, certo un bel po' di soldi li tireremo sù per tutti i morti di fame del nostro Paese.